Sono passati quaranta giorni, una vera “quaresima” quella di Fratel Biagio, da quando ha iniziato un digiuno e un lungo periodo di preghiera nel sagrato della Cattedrale di Palermo.
Oggi, dopo questo lungo momento ha finalmente lasciato il digiuno, “molto provato – raccontano i suoi collaboratori e quanti gli sono stati vicino in questi lunghi giorni –, è stato aiutato dai volontari e si è trasferito in una delle sedi della comunità in una piccola astanteria, dove pian piano riprenderà le forze per partecipare alla Settimana Santa assieme ai fratelli” ospitati in Missione.
Questa esperienza di preghiera e penitenza era iniziata il mercoledi delle Ceneri, da quel giorno Fratel Biagio si era trasferito nel sagrato della bellissima Cattedrale di Palermo e lì aveva soggiornato all’aperto, per tutti questi giorni. Migliaia le persone che sono andate a trovarlo e per ognuno ha avuto una parola di speranza e di consolazione.
Più volte anche Don Corrado, il Vescovo di Palermo, è stato accanto a lui.
Prima di lasciare la Cattedrale, Fratel Biagio ha voluto lanciare un nuovo profondo messaggio:
“A causa di uno sfrenato e spietato commercio non si tutela più il cittadino e così tutta l’umanità – scrive Fratel Biagio –. Purtroppo non si segue più il sano e il vero modello del giusto lavoro, ma oggi si insegue un commercio e un lavoro orientati esclusivamente al profitto. E così attuiamo ed alimentiamo un modello di società orientato esclusivamente al materialismo e al consumismo. Siamo diventati schiavi e dipendenti di un marketing amorale e diseducativo, di multinazionali che non fanno altro che impoverire popoli e nazioni, sfruttando le loro risorse, arricchendo solo una minoranza di quelle nazioni e commerciando armi, tutto ciò che è negativo, diseducativo, violento, pornografico. Così non si rispetta più la persona, il corpo, l’essere umano, l’ambiente e la terra. Anche gli alimenti non sono più genuini, commestibili, perché alterati da tante sostanze nocive. Siamo diventati cose, oggetti di consumo, ci usiamo e poi ci gettiamo gli uni con gli altri. Domina un’economia del profitto, si vende e si pubblicizza tutto ciò che è negativo, violento, orribile e diseducativo. L’obbiettivo è fare affari – ha tuonato il missionario –, soldi, business. Non è giusto tutto questo, non aiuta, non valorizza e così non si trasmette più il bene e il giusto. Mi appello a tutte le autorità e alle varie competenze affinché si intervenga al più presto nel fermare questa ingiusta corsa all’ingiustizia, al denaro e che non tutela più il cittadino, siamo diventati carne di mercificazione come spazzatura”.
Infine si rivolge alla politica: “Chiedo a tutti, al Sindaco di Palermo e a tutti i Sindaci, al Presidente della Regione Sicilia e a tutti i Presidenti di Regione, al Presidente del Consiglio e a tutte le Autorità di ogni Stato, al Presidente del Parlamento Europeo, ad ogni uomo e ad ogni donna di questa umanità di affidarsi alla preghiera e al rispetto dei valori, di unire la preghiera alle giuste opere. Se vogliamo il bene di questa società, dobbiamo collaborare tutti insieme”.
“Fratel Biagio in questi giorni e con questo digiuno è stato un segno tangibile dell’amore di Dio per tutti noi – dice Riccardo Rossi, collaboratore del missionario, portavoce della Missione Speranza e Carità e che con Fratel Biagio ha trascorso alcuni momenti importanti vegliando con lui in questa esperienza di preghiera –. Ho ascoltato diverse persone che avevano avuto benefici dalle preghiere di Fratel Biagio. Una coppia che si stava dividendo si è riconciliata ed insieme sono andati a ringraziarlo. Una madre ringraziava per un suo figlio che da una esame sembrava stare molto male invece dopo le preghiere tutto è svanito. Ma tante altre persone lo andavano a trovare tutti i giorni per pregare con lui. Fratel Biagio è stato un dono grande per centinaia e centinaia di persone”.
La Missione di Speranza e Carità di Palermo, ospita attualmente circa 400 persone in difficoltà, e con loro Fratel Biagio, appena riprenderà le forze, parteciperà ai riti della Settimana Santa.