Sono 8000 i kilometri di coste, 32 aree le marine protette, 9 gli arcipelaghi, 27 le isole minori, oltre 500 tra porti e approdi e un’economia legata al mare che contribuisce per il 3% al Pil del Paese, senza contare al benessere e alle emozioni per chi vive questi luoghi. Lo riporta nel sito internet l’organizzazione Marevivo che chiede da tempo la nascita di una Cabina di regia per tutelare questo patrimonio. La giornata nazionale del mare, che ricorre oggi domenica 11 aprile, è stata istituita con D.Lgs 229 del 3 novembre 2017, con un’attenzione speciale per i giovani.
Parlare del mare vuol dire pensare alla tutela dell’ambiente, all’ecologia, alla biodiversità, alle abitudini di vita, al dramma delle plastiche e di rifiuti che lo inquinano, ma anche al turismo, alla cultura e alle risorse economiche. Numerose le attività promosse nelle scuole d’intesa con il ministero dell’Istruzione e il Comando generale della Guardia Costiera “al fine di sviluppare il concetto di cittadinanza del mare”, come riporta proprio il sito del MI. Perchè le giornate ‘teoriche’ se non seguite da nuove pratiche di vita rischiano di essere vuote commemorazioni.
Webinar, video messaggi per le scuole hanno preso il posto di quegli eventi che venivano vissuti spesso proprio sulle spiagge onorando il mare con iniziative di ‘pulizia straordinaria’, con avvio di nuovi progetti che vedevano forte partecipazione soprattutto di giovani studenti. Il WWF, tra le associazioni impegnate in prima linea, nel 2019 aveva lanciato il ‘Tour spiagge’ per il quale bisognava prenotarsi e arrivare muniti di “guanti robusti, maglietta e cappellino; un coltello perchè spesso i rifiuti marini sono attrezzi da pesca, acqua e pranzo al sacco” come si legge sul sito.
Numerosi webinar e seminari sono stati proposti dalle Arpa regionali. Confindustria Nautica, Assile (Associazione italiana leasing), Confarca (Associazione scuole nautiche) e la Federazione Italiana Vela hanno realizzato un video inviato a tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado.
Il mare è anche tema di confronto geopolitico, di sicurezza nazionale, ma anche ricchezza culturale. Con l’associazione ‘La rosa blu’ alcuni giovanissimi l’anno scorso hanno potuto viverlo dal vivo, diventando marinai per un giorno a bordo delle motovedette della Guardia Costiera prendendo parte ad un’attività di soccorso simulata nelle acque antistanti lo “scoglio di Brolo”, con due cani da salvamento specializzati della Scuola Italiana Cani Salvataggio e delle moto d’acqua della Polizia di Stato della Questura di Messina.
L’associazione Ambiente mare Italia ha promosso da tempo ‘Giornate ViviMare‘, con attività in natura tutte dedicate a bambini e adulti affetti da gravi patologie, persone con disabilità o con disagio sociale, che avranno anche la possibilità di fare uscite in barca sui mezzi messi a disposizione dalla Guardia Costiera. Il mare quindi diventa anche attività sociale, come recupero psico-fisco di chi vive condizioni di disagio.
E ancora fonte d’ispirazione di artisti, danzatori e attori. L’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale (ICPI) proprio per la Giornata di quest’anno lancia il progetto ‘Le Rotte della Cultura Marinara’ per realizzare un “grande archivio della memoria a disposizione delle Comunità” come si legge sul sito dell’Istituto. Per l’Italia il mare è anche geografia di migrazioni, quelle antiche e quelle attuali. Cronaca, storie, esodi. Il mare è il tutto. “L’azzurro…..dove Zèfiro soffia la sua brezza” come scriveva Puskin, “la grande illusione” di Meireles, la libertà alla Baudelaire, o la speranza estrema degli esseri umani che scolpisce in immagini il celebre verso di Emily Dichinson “Come se il mare stesso al mare fosse riva, questo è l’eternità”.
*Foto da Ambiente Mare Italia