PALERMO, 29 aprile 2021 – “Finalmente la Casa di Accoglienza Cav. Guido Grimaldi diventa realtà, dopo tanti sacrifici, tanto lavoro e soprattutto tanta preghiera”, è felice Padre Calogero Di Fiore, parroco di San Vincenzo de’ Paoli, nel quartiere di San Lorenzo a Palermo, nel comunicare l’inaugurazione della struttura che avverrà venerdi 30 aprile alla presenza del Vescovo di Palermo, don Corrado Lorefice e del Sindaco Leoluca Orlando.
Di cosa si tratta, Padre Calogero?
“La casa di accoglienza nasce dal desiderio della comunità parrocchiale di San Vincenzo de’ Paoli di Palermo di vivere più concretamente il carisma vincenziano nel farsi prossimi ai poveri nelle loro difficoltà quotidiane”.
In maniera particolare chi saranno gli ospiti di questa casa?
“Intanto fai bene a rimarcare l’essenza di casa, perché vorrei sottolineare che non è un hotel come si potrebbe pensare o un bed and breakfast, ma una casa appunto, che vuole offrire a tutti gli ospiti il calore di una comunità che non solo accoglie ma vuole accompagnare materialmente e moralmente ogni ospite che vive in difficoltà, soprattutto familiari in difficoltà economica che devono assistere ammalati in ospedale e poveri che sono costretti a fare delle terapie lontano da casa senza essere ricoverati”.
Saranno accolti gratuitamente?
“Assolutamente si. Secondo lo spirito di San Vincenzo de’ Paoli che osava dire che i poveri sono nostri padroni e signori”.
Per voi sarà un onere finanziario non indifferente.
“La Casa di accoglienza è realizzata grazie al contributo della Fondazione Grimaldi ONLUS e della Congregazione della Missione San Vincenzo de’ Paoli, e poi confidiamo molto sulla Provvidenza che ha voluto che accogliessimo la richiesta di un aiuto urgente da parte dei bisognosi, dei poveri e delle famiglie colpite dalla tragedia della malattia”.
La sua Parrocchia, Padre Calogero, non è nuova a questi slanci di solidarietà.
“E’ vero. Fin dalla sua fondazione la comunità parrocchiale si è distinta nel servizio dei poveri attraverso l’opera del Gruppo di Volontariato Vincenziano, l’Associazione Mariana dei Medici Volontari e di tutta la Comunità Parrocchiale sempre sensibile ai bisogni degli ultimi”.
Come mai la Casa è intitolata al Cavaliere Grimaldi?
“Donna Paola Arcidiacono, la moglie, è una nostra grande benefattrice e tanto bene ha fatto per la nostra realtà parrocchiale. Il Cavaliere Guido è conosciuto e ricordato per le sue grandi doti di onestà, umanità e semplicità che hanno caratterizzato la sua lunga vita. Uomo di incredibile generosità, mai esibita, e che sarà ricordata dalla schiera di bisognosi che, lungo la strada che lo portava ogni giorno da casa all’ufficio, lo attendevano tutte le mattine per ricevere, assieme ad un sorriso, quanto avrebbe permesso loro di vivere dignitosamente”.
Guido Grimaldi, nato a Reggio Calabria nel 1917 è morto a Napoli nel settembre del 2010. Con un diploma di Capitano di Lungo Corso si è laureato in Scienze Economiche e Marittime.
Dopo un periodo di navigazione da Ufficiale della Marina Mercantile, ha costituito a Napoli, insieme ai fratelli, nel 1947, la Ditta “Fratelli Grimaldi Armatori”.
E’ stato Presidente delle società Grimaldi Compagnia di Navigazione Spa, Atlantica Spa di Navigazione ed Industria Armamento Meridionale Spa, che costituiscono il Gruppo Grimaldi Napoli.
Ha scelto come sede legale delle società del Gruppo la città di Palermo, in cui spesso veniva per seguire i Consigli di Amministrazione
Imprenditore lungimirante e moderno, è stato capace di trasmettere i propri valori ai collaboratori e fare dei figli Gianluca ed Emanuele e del genero Diego dei manager di eccezionali capacità, in grado di guidare con successo il Gruppo, che oggi gestisce una flotta di 130 navi, di cui 118 di proprietà, e conta più di 16.000 dipendenti.
Ma torniamo alla struttura che si inaugura il 30 aprile. Padre Calogero come è composta?
“La struttura dispone di 7 stanze singole, doppie e tripla, con bagno interno, con 13 posti letto in totale. C’è una cucina, la lavanderia e il Soggiorno con TV in comune. La casa è dotata di ascensore. L’accoglienza è realizzata in uno stile familiare, e ogni ospite avrà cura della pulizia della propria camera nel limiti del possibile”.
Insomma una vera casa, dove sarà possibile respirare serenità anche per coloro che vivono momenti di preoccupazione e difficoltà.
Grazie Padre Calogero e buona missione.