Roma, 30 aprile 2021 – Si realizzerà entro l’anno la IV Conferenza permanente Stato-Regioni-Province autonome-CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero). Lo conferma Massimiliano Fedriga, Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
“Accogliamo con grande soddisfazione – commenta Michele Schiavone, Presidente del (CGIE) – la conferma dell’impegno a organizzare nell’anno in corso la IV Conferenza permanente Stato-Regioni-Province autonome-CGIE da parte del neo Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Massimiliano Fedriga. Questo appuntamento ufficiale, atteso da oltre 10 anni, quando in realtà dovrebbe essere triennale, – continua Schiavone – è fondamentale per aggiornare l’agenda delle politiche per gli italiani all’estero e fare il punto sui profondi cambiamenti sociali, culturali e migratori avvenuti in Italia in questi anni. Una sfida da affrontare con autorevolezza e strumenti adeguati per valorizzare il potenziale delle nostre comunità fuori dai confini nazionali”.
Il fenomeno migratorio, come documentato dalle statistiche, interessa tutte le Regioni italiane. Secondo l’ultimo rapporto Migrantes, le prime cinque regioni per partenze in numeri percentuali sono: Lombardia (16,8%), Veneto (11,5%), Sicilia (9,2%), Lazio (7,6%), Emilia Romagna (7,5%). Emerge però un quadro troppo diversificato di sistemi e azioni, con una frammentazione resa ancora più evidente e deleteria dalle difficoltà legate alla pandemia. “Verso la Conferenza Plenaria – spiega Luigi Scaglione, coordinatore delle Consulte regionali – è quanto mai necessario lavorare ad una proposta per il Governo, che punti alla unitarietà degli interventi, in termini di impegni economici, ma anche di prospettive che salvaguardando l’identità degli italiani all’estero: serve un sistema regionale omogeneo per garantire alle nuove generazioni in movimento opportunità di valorizzazione delle proprie conoscenze e di ritorno in Patria. Proprio come nel disegno di internazionalizzazione delle nostre proposte – conclude Scaglione – è importante affidare il testimone non ad avventurieri o spregiudicati faccendieri in qualche angolo della nostra Europa o del Mondo, ma a giovani qualificati e capaci di parlare un linguaggio diverso”.
Proprio in quest’ottica, al fine di valutare il sistema organizzato di interventi in favore degli emigrati italiani nel Mondo, la VI Commissione CGIE, presieduta da Manfredi Nulli, in piena sintonia con il Coordinamento operativo delle Consulte regionali, ha tenuto nelle scorse settimane già tre audizioni con i rappresentanti istituzionali di Lombardia, Liguria, Piemonte, Toscana ed Emilia Romagna e ha in programma in questi giorni incontri con Umbria, Molise, Basilicata, Provincia Autonoma di Trento.
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