La città costiera giapponese di Noto, nella prefettura occidentale di Ishikawa, è balzata alle cronache dei media nazionali per le reazioni pubbliche suscitate dalla decisione di impiegare parte considerevole dei fondi ricevuti dal governo per combattere la pandemia (corrispondenti a circa 190 mila euro sul totale di 6 milioni ricevuti) per costruire la statua di un calamaro gigante, nella speranza di attirare turisti. I fondi, che facevano parte di un programma di aiuti messo a punto dal governo centrale volto a rilanciare le economie locali, “sono stati impiegati anche nella costruzione della statua come strategia di lungo termine per sponsorizzare il prodotto tipico locale e attirare turisti”, secondo quanto dichiarato dal comune in una nota ufficiale. Lo fa sapere in una nota l’agenzia di stampa Dire.
Da università Iwate app per migliorare salute bovini da latte
Pur non essendo specificamente vincolate a spese mediche, tuttavia, le sovvenzioni impiegate a scopo promozionale sono state contestate fortemente dalla cittadinanza che, sui social, ha chiesto a gran voce che il comune restituisca il denaro e lo impieghi in misure sanitarie riservate ai pazienti affetti da CoViD-19. Un gruppo di ricercatori della facolta’ di agraria dell’Università di Iwate, coordinato dal professor Keiji Okada- prosegue la Dire- ha sviluppato un’app per tablet che consente una migliore gestione della salute dei capi d’allevamento e della produzione di latte e prodotti caseari.
L’app, denominata DairyASSIST, è progettata per aumentare la produzione di latte attraverso l’analisi della condizione di salute, alimentazione e mungitura degli animali, supportando le piccole aziende nel settore lattiero-caseario in difficoltà a causa della carenza di personale. Il servizio- conclude l’agenzia di stampa – sarà reperibile sul mercato a partire da oggi grazie alla collaborazione di Inabata & Co., che ha reso disponibile l’applicazione nei principali web store.