Mosca, 11 maggio 2021 – Un giovane di 19 anni ha aperto il fuoco uccidendo 9 persone e ferendone altre 32, alcune in modo grave. in una scuola a Kazan, capitale della repubblica russa del Tatarstan. Sul bilancio le cifre restano ancora incerte (alcune fonti parlano di 7 morti, altre addirittura di 11), ma di sicuro c’è che la maggior parte delle vittime sono giovanissimi alunni dell’istituto. L’assassino, ex studente , è stato arrestato, nessuna guardia all’ingresso della scuola, probabilmente .Sui media russi è apparso un video che ritrae il giovane killer, legato mani e piedi in cella, che abbiamo deciso di non far vedere, in cui racconta perché ha deciso di aprire il fuoco. Il ragazzo, identificato come Ilnaz Galyaviev, dice di aver “sempre odiato tutti” ma che, nel corso della scorsa estate, “un mostro ha iniziato a prendere corpo dentro di me”. “Due mesi fa mi sono reso conto di essere dio, nessuno me lo ha detto, me ne sono reso conto da solo”, dice il ragazzo evidentemente alterato mentre risponde alle domande degli investigatori secondo quanto riporta l’emittente Dozhd.
Galyaviev sostiene anche di non avere genitori perché “la donna che mi ha dato alla luce non è una madre”. E ancora: “Non ci sono genitori, non li ho mai chiamati mamma e papà”. Attualmente risulta essere studente al college, da dove però è stato espulso ad aprile per i debiti accademici accumulati. Da gennaio infatti non si presentava alle lezioni.
L’allarme alla scuola 175 di Kazan è scattato alle 9.25 (ora locale), cinque minuti dopo l’inizio della sparatoria. Numerose le ambulanze giunte sul posto per soccorrere i feriti causati anche dal panico: molti ragazzi si sono lanciati dalle finestre del terzo piano per evitare di imbattersi negli aggressori o per scappare da qualcuno che li stava inseguendo, come dimostrano i video e i racconti di testimoni oculari. Altri studenti sono stati fatti uscire dalle forze speciali con una scala appoggiata a un muro