Ritualità “del tutto irrazionali, irragionevoli e contraddittorie, a cui una coscienza critica, quando si superano certi limiti, deve saper reagire”. Lo ha detto il filosofo Massimo Cacciari rispondendo all’agenzia Dire sugli ‘inginocchiamenti’ dei calciatori o l’utilizzo dello ‘schwa’ per dimostrare di essere inclusivi e non razzisti, nel corso della conferenza stampa di martedì scorso in occasione della quale è stato presentato il programma che animerà il consueto appuntamento del Festival Filosofia a Modena, Carpi e Sassuolo il 17, 18 e 19 settembre. Questi riti tanto sponsorizzati sono ‘abiti culturali’, sono minacce per la libertà nel momento in cui vengono ‘prescritti’ e invocati nel dibattito pubblico? Di tutto questo si discuterà e il filosofo lo ha detto espressamente: “Al Festival si parlerà di queste ritualità, è tutto il capitolo sugli ‘abiti’, le tradizioni, su quanto siano inseparabili dal nostro essere liberi. Non siamo puramente incondizionati, ma nemmeno totalmente condizionabili a meno che non rinunciamo alla nostra coscienza. Di questo parleremo e ci confronteremo”.
Si preannuncia quindi vivace e piena di connessioni con l’attualità questa edizione che Michelina Borsari, anche lei come Cacciari nel Comitato scientifico, non a caso ha definito “figlia del covid”.
La sospensione di alcune libertà individuali durante la pandemia ha irritato. Abbiamo obbedito e accettato che fosse subordinata alla sicurezza, su questo dobbiamo stupirci? L’edizione cercherà di renderci consapevoli di questi slittamenti”. Si rifletterà sul concetto di libertà negativa e positiva, sul capitalismo digitale e suoi rischi, sul libero arbitrio e sul mondo istituzionale “artificio umano che serve ad aumentare la libertà; e infine l’autoasservimento e la schiavitù inconsapevole” ha anticipato la filosofa Barbara Carnevali, come riportato dalla Dire.
Da martedì sulla pagina Facebook del Festival è quindi possibile consultare gli argomenti delle lezioni magistrali dei filosofi, tra cui molti ospiti internazionali, e anche il programma degli eventi artistici che, come ogni anno e come spiegato dal direttore del Festival Daniele Francesconi, sarà collegato al tema guida di questa edizione.
Alla conferenza hanno partecipato le autorità locali, tra cui il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e Anselmo Sovieni, presidente del Consiglio direttivo del Consorzio per il Festivalfilosofia.
Un aforisma al giorno (come quello della foto che accompagna l’articolo) ci accompagnerà fino all’inizio dell’immancabile kermesse. Come ha ricordato il sindaco di Modena in conferenza stampa il canale youtube del Festival ha contato “in 2 anni oltre 2 milioni di visualizzazioni, da gennaio 2020”. Un successo che conferma perché questo appuntamento sia tanto atteso non solo dagli intellettuali. Si tratta infatti di un festival fruibile, dove tutti possono partecipare e confrontarsi. In piazza, come un tempo ed in presenza, come non può non essere. Quest’anno si pensa alla libertà e alla fine dei tre giorni si avranno più elementi, più ispirazioni, più dubbi per immaginarla, per trovarla, per denunciarne l’assenza e per sognarla sempre.
Foto: dalla pagina facebook del FestivalFilosofia