“Porti Imperiali di Claudio e Traiano”, mostra d’arte contemporanea del Parco archeologico di Ostia antica a Fiumicino

La mostra costituirà un importante momento di confronto in ambito artistico

FIUMICINO (ROMA), 7 settembre 2021 – Dopo il successo delle precedenti edizioni (2016 e 2018), la terza mostra d’arte contemporanea Arteporto | Fuori Confine si apre quest’anno alla collaborazione con importanti enti, accademie e istituzioni territoriali: promossa da GAF – Glocal Art Factory APS, si avvale del contributo del Consiglio Regionale del Lazio, del contributo e del patrocinio del Comune di Fiumicino, della collaborazione con il Parco archeologico di Ostia antica, da sempre partner del progetto, nonché dell’Accademia di Romania, dell’Accademia di Ungheria, della Temple University Rome Campus, della RUFA – Rome University of Fine Arts, dell’Accademia di Belle Arti di Roma, dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone e di Terra Arte – Parco di scultura contemporanea.

Il tema di Arteporto 2021, “Fuori Confine”, parte, infatti, dalle necessità di uscire dai propri spazi sicuri, di andare oltre, ritrovando nel lavoro a più mani un nuovo slancio vitale, dopo questo periodo di isolamento, che ci aiuti a ripensare al mondo come comunità. Inoltre, Fuori Confine rilancia la millenaria vocazione di “porta di Roma sul mondo” che caratterizza l’area ospitante la mostra: prima sede degli antichi porti imperiali, oggi, in buona parte, dello scalo aereo internazionale di Fiumicino. Una zona di (s)confine, di partenza e accoglienza, che da secoli mette in relazione genti, luoghi, identità e culture differenti.

Negli spazi aperti della meravigliosa area archeologica dei Porti Imperiali di Claudio e Traiano, la mostra costituirà ancora una volta un importante momento di confronto in ambito artistico e, allo stesso tempo, stabilirà con il territorio del litorale un legame interattivo, di appartenenza e partecipazione. La mostra si presenta come un fuori confine espositivo: le opere escono dagli spazi chiusi degli studi e delle gallerie per essere collocate all’aperto a diretto contatto con la rigogliosa vegetazione e all’azione degli agenti atmosferici, immerse in una storia millenaria potentemente evocata dai monumentali resti archeologici presenti nel sito. È anche un fuori confine generazionale, con artisti di ogni età, dagli studenti delle Accademie di Belle Arti, selezionati dai loro docenti, ad artisti di fama e esperienza decennale. Un sentire che inevitabilmente sfocia in un altro fuori confine diffuso nell’esposizione, quello della paralizzante pandemia che da quasi due anni condiziona la vita umana dell’intero pianeta e da cui, attraverso mille difficoltà, si cerca di andare oltre.

Gli artisti invitati, partecipando fisicamente e concettualmente a questa moltitudine mobile, offriranno, attraverso le loro opere site specific, formazioni e sensibilità creative forgiate dalla propria storia personale e professionale, da quella del paese di appartenenza, dall’insieme dialettico di conoscenze, valori, simboli e norme della società in cui hanno vissuto; un universo culturale e generazionale che a contatto con esperienze diverse innesca cortocircuiti e inedite riflessioni proponendo una lettura dello spazio trasversale, capace di valorizzare le differenze esaltandone tangenze o conflitti.

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