Trieste, 6 novembre 2021 – Piazza Unità d’Italia a Trieste deserta dopo le proteste di oggi contro i divieti alle manifestazioni fino al 31 dicembre. La decisione è stata comunicata dal sindaco Roberto Di Piazza e dal prefetto Valerio Valenti per il rialzo dei contagi nella città giuliana. Il che ha fatto presupporre che l’impennata possa essere legata anche alle manifestazioni no green pass che avrebbero determinato a Trieste, la più alta incidenza di casi in italia, con 349 contagi per centomila abitanti la settimana.
La città è sorvegliata dalle forze dell’ordine oggi impegnati ad affrontare il corteo, pacifico come definito dagli organizzatori della protesta contro le misure che vietano qualsiasi forma di manifestazione.
“È del tutto evidente che l’aumento dei contagi sia strettamente legato ai cortei che si sono svolti in città – ha detto dal canto suo il prefetto valenti. A breve, in tutte e quattro le province, verranno convocati e comitati per l’ordine e la sicurezza. Dobbiamo trovare forme per comprimere, e non per reprimere, il diritto alla libera manifestazione, con sanzioni particolarmente dure là dove non vengono usate le mascherine. Altrimenti, il rischio è quello di arrivare in fretta alla zona gialla. Così il prefetto Valenti cinque giorni fa nell’immediatezza della emissione dei provvedimenti .
Il responsabile della task force regionale, Barbone, ha infatti comunicato che in terapia intensiva, in Friuli Venezia Giulia, lincidenza dei degenti supera la soglia del dieci per cento. Al momento i valori di rischio rimangono lontani anche sul piano dei ricoveri negli ospedali. Il dato che però emerge pressante, riguarda la copertura vaccinale sotto la media nazionale ad oggi a Trieste.
L’improvviso rialzo dei contagi, emersi dopo le proteste no green pass e no vax , ha indotto il sindaco Roberto Di Piazza e il prefetto Valerio Valenti a disporre i provvedimenti di chiusura a Trieste al momento con la più alta incidenza di casi Covid in Italia