“In 10 giorni ogni struttura andrà sotto di circa 25mila euro tra pasti e pernotti”. E’ questa ad oggi la cupa previsione della notte di san Silvestro su strutture alberghiere e agriturismi per quanti avevano organizzato una cena fuori casa con amici e parenti. E’ l’effetto Omicron che dopo aver colpito cenoni e pranzi di Natale non farà eccezione anzi si farà sentire sulle notti magiche dell’ultimo dell anno. E’ stata durissima la reazione di Maurizio Pasca, presidente di Silb-Fipe, l’associazione italiana delle imprese di intrattenimento e delle sale da ballo che all’agenzia Dire ha parlato di “bullismo” da parte del governo. Anche se i ristoranti continuano ad essere aperti le disdette da contagio e da paura si fanno sentire.
La CIA (Confederazione italiana agricoltori) parla di “effetto domino della nuova variante anche sugli agriturismi, ormai parte integrante della filiera turistica Made in Italy, piegata da un’escalation di criticità per l’aumento dei contagi che hanno imposto ulteriori restrizione. La ricettività del mondo agricolo, infatti, conta già oltre il 40% delle disdette tra Natale e l’Epifania; una perdita, in media, di circa 25 mila euro in 10 giorni per ogni struttura e un Capodanno a picco da recuperare, forse, puntando sulla consegna a domicilio. Sotto l’ondata Omicron, questo il quadro della situazione tracciato da CIA che insieme a Turismo Verde, sua associazione agrituristica, teme adesso una ripartenza lontana e sempre più in salita. Attese e ottimismo vacillano, dunque- continua CIA- anche nelle tante strutture agrituristiche d’Italia, 24 mila quelle di Turismo Verde-Cia, che nelle festività natalizie avevano riposto non poche speranze come occasione di ripresa per il comporta della ristorazione e dell’ospitalità. Invece, con oltre 50 mila casi al giorno, 6 mila voli cancellati anche per contagi tra gli equipaggi e 2 milioni di italiani in quarantena, sfumano via via 25 milioni di partenze programmate solo pochi mesi fa”.
Il post vacanze non fa paura solo al turismo, ma anche alla riapertura delle scuole già in percentuale DAD nelle Regioni che non sono in zona bianca. Si parla di estensione delle mascherine Ffp2 a tutte le strutture scolastiche, almeno questo chiede l’Associazione nazionale presidi. Il ministro Patrizio Bianchi a Sky Tg24 ha rassicurato che “il 10 gennaio si torna in presenza” ribadendo che “la scuola è un luogo sicuro”.