Non è solo paesaggio poetico, terra per animi romantici o versi di una celebre canzone il Mare d’inverno è anche la giornata ecologica promossa dall’Associazione “Fare Verde” con il patrocinio della Commissione Europea – Rappresentanza per l’Italia e il Ministero della Transizione Ecologica che si è ‘festeggiata’ domenica e che tornerà domenica 6 febbraio sulle spiagge di tutta la Penisola, dal Friuli Venezia Giulia alla Sicilia, dal Veneto alla Puglia, passando per il Lazio.
I volontari, come hanno riportato diverse testate locali, hanno censito i rifiuti abbandonati nei mesi invernali: non solo una pulizia in vista dell’estate quindi, ma un modo per ricordarci del mare tutti i mesi dell’anno anche in quei mesi in cui lo sguardo della maggior parte delle persone lo ignora e non ci pensa più.
Gli attivisti dell’associazione, in una nota stampa, hanno spiegato così il loro impegno: “Come denunciamo ormai dal 1992 la plastica non è biodegradabile ed è difficile da riciclare a causa dell’elevato numero di differenti polimeri utilizzati per produrla. Inoltre, sbriciolandosi a causa degli agenti atmosferici, entra anche nella catena alimentare giungendo a inquinare il nostro cibo“.
Le maree portano sui lidi rifiuti di ogni tipo, abbandonati dai turisti sulle spiagge o gettati nelle fogne urbane. Fare Verde continua a denunciare il grave fenomeno dell’erosione che colpisce le nostre coste e il grave inquinamento del mare provocato dalla plastica, un vero e proprio killer per la bellezza del grande tesoro blu italiano.
Se è vero che la cultura del mare sta tornando ad occupare posizione nei dibattiti a tutti i livelli, da quello politico a quello tecnologico ed economico, non potrà sfuggire l’urgenza di quello ambientale legato alla salute del mare. Tra i rifiuti raccolti: flaconi a bottiglie e tappi, reti per mitili, polistirolo e scarpe. E alla fine dell’intensa giornata anche un paesaggio più bello per gli appassionati del mare ‘fuori stagione’.