Il testo è passato in seconda lettura alla Camera dei deputati l’8 febbraio 2022 (Il testo è disponibile qui: (http://documenti.camera.it/leg18/pdl/pdf/leg.18.pdl.camera.3156-B.18PDL0163210.pdf), con 468 voti a favore, un contrario e sei astenuti, dopo la precedente approvazione al Senato con la maggioranza dei due terzi.
I due articoli modificati:
La Costituzione ha innovato il testo degli articoli 9 e 41. Il nuovo articolo 9 integrato recita: «La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali».
L’articolo 41, ora, è così integrato: «l’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali».
Il fondamento di tale innovazione legislativa nasce dalla convinzione che fosse necessario affonda nella convinzione che fosse tutelare costituzionalmente l’ambiente, soprattutto di fronte all’attacco violento e ormai insostenibile alla casa comune: disboscamenti incessanti a fini economici, trivellazioni in mare, inquinamento dell’aria, dell’acqua, della terra, utilizzo intensivo delle fonti energetiche fossili, degli allevamenti bovini, suini ed ittici, produzione abnorme di rifiuti.
Altro fattore determinate è stata la molteplice produzione di montagne di rifiuti senza alcun processo di smaltimento nella logica sempre più diffusa dell’usa e getta. Gli estensori, inoltre, hanno supportato la proposta con l’illustrazione della presenza della tutela dell’ambiente in molte costituzioni di Paesi europei e della stessa Unione Europea.
Sembra importante sottolinearne che Il percorso di riforma costituzionale andrebbe accompagnato da un percorso politico che orienti il paese nel post pandemia all’uso di energie alternative con basso impatto. O le tanto attese bonifiche, di cui si sono fatti molteplici proclami senza concretezze, come la Terra dei fuochi in Campania… La reale messa in atto di una conversione ecologica realmente basata sull’idea di Ridurre, Riutilizzare e Riciclare (le 3R).
Purtroppo, per avere un reale cambiamento di si dovrà aspettare la formazione di una giurisprudenza, con un tempo di almeno cinque anni, ed il rischio di disattendere il principio ispiratore è sempre alto, così come avvenuto per l’articolo 11 della Costituzione.