Avevamo trattato questo argomento, in una prospettiva diversa, in un articolo pubblicato qualche tempo fa, quando gli USA avevano creato le milizie spaziali (https://www.paeseitaliapress.it/attualita/2019/12/26/uno-spazio-di-business/).
Oggi riprendiamo l’argomento “spazio”, ma in una prospettiva di comunicazione: infatti proprio in questi giorni di forte tensione internazionale, in cui lo spettro di un conflitto mondiale sembra palesarsi, Bruxelles vuole garantire la propria sicurezza e indipendenza attraverso la propria costellazione di satelliti utilizzati per le comunicazioni. Lo scorso martedì la Commissione europea ha presentato nuove proposte per la sua terza grande rete satellitare a complemento dei suoi sistemi esistenti.
Attualmente esistono Galileo, un sistema di navigazione globale, e Copernicus, utilizzato per l’osservazione della Terra.
Questa nuova costellazione di satelliti garantirà l’indipendenza dell’UE per quanto riguarda la sicurezza dei suoi sistemi di comunicazione, che dipendono fortemente dai satelliti non europei in orbita attorno alla Terra.
In sostanza, mira a rendere le connessioni sicure e affidabili per i sistemi europei, che vanno dalla gestione del traffico aereo e stradale alle operazioni di ricerca e soccorso in mare alla sorveglianza militare e delle aree di confine.
In un mondo digitale in continua espansione, la salvaguardia delle reti di comunicazione dell’UE è fondamentale per garantire che le informazioni non cadano nelle mani sbagliate.
L’eurodeputato tedesco Niklas Nienass ha detto che questo può significare, ad esempio, che “Macron e Scholz possono comunicare senza aver paura che Putin ascolti”.
È fondamentale anche per la resilienza informatica del blocco, aiutando così a prevenire gli attacchi informatici sul tipo di sistemi menzionato in precedenza.
La proposta mira anche ad aumentare la connettività in aree di importanza strategica come l’Africa e l’Artico, dove i punti neri del segnale sono onnipresenti.
Si è anche toccato il problema, sottovalutato, dei detriti spaziali definendo un approccio alla gestione del traffico spaziale, che, comunque, non si ha il potere di agire in quest’area secondo i trattati dell’UE; quindi, per il momento valuterà i requisiti impegnandosi con gli Stati membri e le parti interessate per vedere cosa può essere fatto collettivamente.
Queste scelte, politiche spaziali hanno un impatto concreto ed importante anche sulla nostra vita
Nell’ambito del piano di Bruxelles, l’espansione della connettività oltre i soli sistemi governativi e operativi dell’UE è fondamentale.
Per ora è solo un’idea, ma la Commissione vuole estendere la disponibilità della banda larga ad alta velocità e della connettività ininterrotta in tutto il continente, eliminando le zone morte lungo il percorso.
In questo modo, ogni cittadino europeo avrà accesso a Internet ovunque e in ogni stato membro.
Questa nuova costellazione permetterà oltre quello detto in precedenza di avere dei backup dei due sistemi in uso (Galileo e Copernicus) che secondo quanto dichiarato da Josef Aschbacher, direttore generale dell’Agenzia spaziale europea (ESA), avrebbe gravi conseguenze sulla Terra.
“Immaginiamo che i satelliti vengano spenti per un giorno. Sarebbe un disastro. Le previsioni del tempo sarebbero pessime, si può dire che possiamo convivere con pioggia e sole, ma questo ha un’implicazione enorme sull’economia”.
“Le previsioni meteorologiche dallo spazio contribuiscono con 61 miliardi di euro di benefici economici all’economia europea. Quindi, enormi impatti economici sulle previsioni meteorologiche.
“Navigazione: se si disattivano i satelliti di navigazione, ovviamente, la navigazione non funziona più”, ha aggiunto. “Telecomunicazioni, mercati azionari: oggi tutto dipende dai satelliti. Quindi, sì, siamo già assolutamente dipendenti e questa dipendenza aumenterà in futuro”. Tutto questo ha un costo ben preciso stimato attualmente di 6 miliardi di euro, con 2,4 miliardi di euro provenienti dal bilancio dell’UE, dagli Stati membri e dai contributi dell’ESA. Ma come spesso accade le stime iniziali (6 miliardi di euro) saranno sicuramente superata. L’eurodeputato Nienass ha espresso la sua “simpatia” per questo progetto dichiarando:
“Attualmente si parla di un prezzo di 6 miliardi di euro. Questo potrebbe aumentare a seconda dei servizi che aggiungi, ma 6 miliardi di euro per 440 milioni di persone che vivono in Europa, sono 13 euro per garantire che tutti abbiano una connessione Internet decente… Penso che la maggior parte delle persone sia disposta a pagarlo”
Sembra che il progetto, se Bruxelles riuscirà a definire ogni aspetto a breve, potrà essere operativo entro il 2025, anche se nel calendario della Commissione il completamento non avverrà prima del 2027, anche perché ad oggi la proposta devi essere discussa al Parlamento europeo e passare dai negoziati con gli Stati membri…. Abbiamo tutto il tempo di informarci meglio e di capire realmente il potenziale delle comunicazioni satellitarie.