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Enna, 10 marzo 2022 – “La mattina del 24 Febbraio i numeri dei morti e dei feriti in Ucraina presero il posto dei nuovi contagiati e dei vaccinati sulle prime pagine dei giornali, in TV, sui social media.
Le immagini dei bombardamenti prendono il posto dei letti degli ospedali.
Sul bianco dei camici di medici e infermieri prende il sopravvento il buio della notte di Kiev illuminata dagli spari.
A scuola non si parla più di COVID, di tamponi e di classi in quarantena…ma solo auspici di pace, I volti dei bambini profughi o rifugiati nei bunker o nei sotterranei della metropolitana restano impressi nel cuore di tutti”. A sottolinearlo è Cinzia Giuffrida dirigente scolastica IC ”Fermi – Leopardi” di Centuripe (EN) che aggiunge “Contagiati dal virus inarrestabile della solidarietà, si moltiplicano i piccoli gesti di grande altruismo: cibo, vestiti, coperte, farmaci vengono raccolti in un camion e portati alle frontiere.
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Inarrestabile la voglia di abbracciare chi aveva perso tutto: striscioni, balletti, poesie, flashmob.
Irrefrenabile la spinta a mostrare la più importante delle lezioni, quella che anche il COVID aveva spiegato: è la scuola del dialogo, della pace, della fratellanza, della gentilezza, della responsabilità, del rispetto.
La bandiera gialla e azzurra diventa segno e simbolo di unione e vicinanza al popolo ucraino. L’art. 11 della Costituzione si impara scrivendo e disegnando la parola “Pace”
Ogni bambino, ragazzo, studente, diventa protagonista attivo, custode e artigiano di pace”.
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