NIGERIA, 7 giugno 2022 – (seco) Non è stata una festa di popolo e di chiesa, la Pentecoste appena passata in Nigeria. Un criminale attacco alla parrocchia cattolica di San Francesco Saverio a Owo, nello stato nigeriano di Ondo, ha lasciato 21 fedeli, tra i quali numerosi bambini – inizialmente si era parlato di oltre 50 vittime – massacrati e lasciati a terra durante la celebrazione eucaristica.
Pare che alcuni uomini armati siano giunti in chiesa verso la fine della celebrazione e abbiano fatto uso di esplosivi. Al termine dell’attacco, che ancora non si comprende da quale organizzazione terroristica sia avvenuto, solo sangue e morte. Una ferocia mai vista in quella zona, che sembra essere tra le più pacifiche della Nigeria a differenza di altre zone dove Boko Haram, l’organizzazione terroristica jihadista, diffusa soprattutto nel nord, continua con i suoi terribili attacchi.
“Esprimiamo profondo cordoglio per il brutale attacco che a Owo, nello Stato di Ondo, ha provocato decine di vittime tra i fedeli che ieri celebravano la Solennità di Pentecoste – questo il messaggio che il Card. Matteo Zuppi, neo Presidente della CEI, ha inviato a Mons. Jude Ayodeji Arogundade, Vescovo di Ondo –. Ci stringiamo al vostro dolore, invocando per quanti sono stati uccisi la misericordia del Padre e la consolazione del Paraclito per le loro famiglie. Come il Cireneo, condividiamo il dramma di quanto avvenuto, portando insieme a voi il peso della Croce, nella consapevolezza che il nostro cammino sarà sempre rischiarato dalla luce della Risurrezione. Il male non avrà mai l’ultima parola! – ha scritto ancora il Presidente della CEI -. Anche se l’oscurità e la morte sembrano avvolgere il mondo, siamo certi che la forza della preghiera e il dono della fede diraderanno le nubi. A lei, ai fratelli Vescovi e a tutte le donne e gli uomini di buona volontà della Nigeria, l’affetto delle Chiese che sono in Italia”.
“Papa Francesco prega per le vittime e per il Paese, dolorosamente colpiti in un momento di festa, e affida entrambi al Signore, perché invii il Suo Spirito a consolarli”, è quanto riferisce il portavoce della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni. Il Papa è rimasto “profondamente addolorato” e ha elevato la preghiera “per la conversione di coloro che sono accecati dall’odio e dalla violenza, affinché scelgano la via della pace e della rettitudine”. (SECO)