Bruxelles, 10 giugno 2022 – La Commissione ha pubblicato l’annuale Eurobarometro Flash sull’introduzione dell’euro negli Stati membri che non hanno ancora adottato la moneta comune. Lo studio è stato condotto tra il 20 e il 29 aprile 2022 nei Paesi di prossima adozione della moneta unica e cioè Bulgaria, Cechia, Croazia, Polonia, Romania, Svezia e Ungheria.
Attualmente, infatti, la cosiddetta zona euro è costituita da19 dei 27 paesi membri dell’UE. Il percorso di integrazione comunitaria prevede che tutti gli Stati membri adottino la moneta comune una volta soddisfatti i criteri di convergenza, anche se è prevista una clausola di non partecipazione di cui -ad oggi-si avvale solo la Danimarca.
La nuova indagine mostra un ampio sostegno all’euro: in media, il 60% degli intervistati è favorevole all’introduzione della moneta unica. I pareri più favorevoli all’adozione dell’euro provengono da Romania (77% a favore) e Ungheria (69%), mentre i meno favorevoli sono stati quelli di Bulgaria, Cechia (44% in entrambi i casi) e Svezia (45%).
Sentimenti contrastanti
Se da un lato l’indagine rileva che più della metà degli intervistati ritiene che l’introduzione della moneta comune avrebbe conseguenze positive per il proprio paese (55%), il 67% non ritiene che il proprio Paese sia ancora pronto per adottarlo e solamente il 28% ritiene di volerlo introdurre il prima possibile. Pesa certamente la diffusa opinione (56%) che l’introduzione dell’euro causerebbe un aumento dei prezzi, cosa che è effettivamente avvenuta nella zona euro.
I risultati dell’indagine mostrano anche che i cittadini degli Stati membri che ancora non appartengono alla zona euro sono più consapevoli della questione rispetto al passato: il 53% degli intervistati si sente informato sull’euro, rispetto al 51% dell’anno scorso e al 44% nel 2015.
Il testo integrale dell’Eurobarometro Flash è disponibile qui.
Photo by Ibrahim Boran on Unsplash