Bruxelles, 22 giugno 2022 – La Commissione ha avviato un dialogo con gli Stati membri per creare un cloud collaborativo per il patrimonio culturale: lo scopo è contribuire a salvaguardare il patrimonio culturale europeo attraverso un’infrastruttura digitale. L’iniziativa mira a promuovere la cooperazione e la creazione condivisa tra i settori culturali, creativi e della tecnologia.
La collaborazione cloud consente la creazione di gruppi di lavoro che si incontrano, anche non simultaneamente, in uno spazio digitale fornito appunto da una piattaforma di collaborazione basata su cloud. Si può così condividere, modificare e lavorare insieme sui progetti. Un esempio? Per i musei la collaborazione cloud può incoraggiare l’ideazione di nuovi allestimenti, nuove mostre mostre e progetti di ricerca innovativi. Oltre ad abbattere qualsiasi barriera spaziale, il cloud garantisce inoltre una maggiore sicurezza dei dati.
Il cloud collaborativo, per il quale è prevista una dotazione di 110 milioni di EUR a titolo di Orizzonte Europa fino al 2025, sarà un’infrastruttura in grado di consentire una collaborazione transdisciplinare e su vasta scala senza precedenti tra specialisti come studiosi del patrimonio culturale, curatori, archivisti e conservatori. Offrirà tecnologie all’avanguardia per la digitalizzazione dei manufatti, lo studio delle opere d’arte e la documentazione dei dati, permettendo così di dare un notevole impulso e aggiungere una nuova dimensione digitale alle attività di salvaguardia, conservazione e restauro del patrimonio culturale. L’iniziativa punta ad agevolare l’accesso alle tecnologie avanzate e a rimuovere gli ostacoli per le istituzioni di piccole dimensioni e remote.
Finora il tasso di digitalizzazione delle collezioni culturali in Europa è solo del 30-50 %. Tale percentuale è addirittura più ridotta per le rappresentazioni tridimensionali delle grandi strutture e dei paesaggi del patrimonio culturale, che costituiscono la base per una ricerca scientifica approfondita. Inoltre gli standard in uso non sono per la maggior parte uniformi, tracciabili o sicuri, il che mette a rischio il patrimonio culturale materiale e immateriale dell’Europa.
Perché è importante digitalizzare il patrimonio? Pensiamo ad esempio alla scansione di una facciata rinascimentale. In caso di danneggiamento, la scansione consentirebbe di riprodurre fedelmente la parte rovinata. Oppure pensiamo alla possibilità di rendere fruibili opere che non possono essere spostate dal luogo in cui sono esposte. In tal senso sono già oggi numerose le mostre immersive in ambienti digitali (leggi: Van Gogh Multimedia e la Stanza segreta. A Palazzo Fondi a Napoli)
Marilia Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù, ha dichiarato: “Il cloud collaborativo europeo permetterà al ricco patrimonio culturale dell’Europa di entrare in una nuova dimensione digitale. Questa iniziativa europea agevolerà la cooperazione tra i ricercatori, i curatori e i professionisti del settore museale al fine di salvaguardare il nostro patrimonio culturale, consentire un facile accesso ai contenuti culturali e permettere alle generazioni future di fruirne negli anni a venire. Offrirà inoltre ai musei e alle istituzioni culturali di piccole dimensioni nuove opportunità per far progredire la digitalizzazione e collaborare a progetti comuni in uno spazio di lavoro sicuro e altamente professionale“.
I lavori sono appena iniziati con l’elaborazione, da parte di otto esperti indipendenti, di una valutazione d’impatto ex ante sul cloud collaborativo.
Il cloud sarà realizzato nel quadro di Orizzonte Europa, il programma di ricerca e innovazione (2021-2027) dell’UE. Tale programma dispone per la prima volta di un polo tematico dedicato esclusivamente al tema “Creatività, patrimonio culturale e inclusione”, con un bilancio complessivo di 2,28 miliardi di EUR per il periodo 2021-2027. La Commissione lavorerà a stretto contatto con gli Stati membri per preparare il programma di lavoro di Orizzonte Europa per la realizzazione della struttura, dei servizi e degli strumenti per l’infrastruttura cloud. Il bilancio stanziato è di 110 milioni di EUR ed è prevista nel 2023 e nel 2024 la pubblicazione di inviti a presentare proposte.
Contesto
Le azioni del polo tematico “Creatività, patrimonio culturale e inclusione” di Orizzonte Europa sostengono il patrimonio culturale europeo al fine di renderlo verde e digitale. L’UE promuove l’innovazione e la creatività nel settore delle arti e delle industrie culturali e creative attraverso vari programmi. Per la prima volta il programma Europa creativa prevede un sostegno settoriale a favore del patrimonio culturale.
L’iniziativa per il nuovo Bauhaus europeo è il progetto faro dell’UE nel settore dell’inclusione sociale, della sostenibilità e dell’estetica. A seguito delle pressanti richieste del settore culturale, l’infrastruttura cloud contribuirà a preservare meglio manufatti, paesaggi culturali, luoghi e monumenti storici europei unici nell’era digitale.
Nel quadro del precedente programma di ricerca e innovazione dell’UE, Orizzonte 2020, sono stati investiti oltre 60 milioni di EUR in azioni di ricerca e innovazione per sviluppare strumenti e metodologie per la conservazione del patrimonio culturale materiale e immateriale e per proteggere il patrimonio in pericolo dal traffico illecito, favorire l’accesso al patrimonio culturale e promuovere il turismo culturale.
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