“L’aumento record del gas ha un effetto valanga sulla spesa alimentare con l’esplosione dei costi per l’acquisto dei fertilizzanti a base di azoto necessari per far crescere le coltivazioni”. La stima diffusa da Coldiretti è terrificante e sulle famiglie italiane si abbatterà un aggravio di “9 miliardi di euro soltanto per la spesa alimentare, a causa dell’effetto dell’inflazione che colpisce soprattutto le categorie più deboli”. Il mix del caro tavola e caro spesa nasce da una spirale viziosa: “nelle campagne si registrano infatti rincari che vanno dal +170% dei fertilizzanti al +129% per il gasolio ma rincari aumenti l’intera filiera”.
Se i rincari pesano sulle tasche dei consumatori, le cose non vanno meglio per le imprese. Giorni fa ad alzare un grido d’allarme sul futuro di tante imprese a rischio è stata Confesercenti: “Il rischio è che il 10% delle imprese esca dal mercato, ovvero circa 90mila imprese per un totale di 250mila posti di lavoro”. Ed ecco un esempio per tutti: “Se nel 2020 e 2021 un bar spendeva in media 6.700 euro per le bollette di luce e gas, nei prossimi dodici mesi, ipotizzando che gli aumenti attuali restino costanti, lo stesso bar spenderà 14.740 euro. Un aumento del 120% e un’incidenza sui ricavi aziendali che passa dal 4,9% al 10,7%”.
La campagna elettorale tira da una parte e dall’altra il tema dei consumi e dell’autunno al freddo, ma le urne del 25 settembre non fermeranno le bollette e le testimonianze sempre più frequenti in tv lo denunciano, tra chi pensa che sarà il reddito di cittadinanza a soccorrere le persone e chi chiede il lavoro.
I poveri già aumentati in tempi di pandemia, cresceranno ancor di più in questo tempo di guerra. Soltanto in Puglia scrive Coldiretti “sono 440mila le famiglie in difficoltà economica e che avranno bisogno di un aiuto per i pasti”.
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