Roma, 6 settembre 2022– Il Ministro per la transizione ecologica Roberto Cingolani ha presentato oggi il “Piano nazionale di contenimento del consumo di gas naturale”. Basato su uno studio presentato da ENEA lo scorso 12 luglio, il Piano prevede una serie di misure nazionali e comportamentali in grado di mettere in sicurezza l’inverno che ci attende.
Occhi puntati sui consumi che, considerata l’altalena al rialzo dei prezzi dell’energia, possono provocare spese la cui quantificazione varia di settimana in settimana. Se a luglio infatti Enea stimava che i cambiamenti comportamentali avrebbero determinato un risparmio annuo di 180 euro a famiglia, a soli due mesi di distanza la cifra è già aumentata (leggi L’aumento record del gas e l’effetto sui consumi, i nuovi poveri).
Le misure comportamentali a costo zero
Tra le azioni contenute nel Piano, grande attenzione è riservata al consumo residenziale che, anche attraverso l’adozione di comportamenti più consapevoli, è una delle chiavi del successo della strategia nazionale. Il nostro focus si concentra perciò proprio sulle misure comportamentali considerare a costo zero in quanto connesse al migliore utilizzo delle apparecchiature o degli impianti. Si tratta di comportamenti volontari che i cittadini sono invitati ad adottare e che saranno sostenute da una campagna di comunicazione e sensibilizzazione su larga scala.
Vediamole nel dettaglio.
Docce e temperatura dell’acqua sanitaria
1) Ridurre la durata delle docce: dato per assodato che per contrastare la carenza idrica il bagno nella vasca piena di acqua dobbiamo definitivamente scordarcelo, ora dobbiamo impegnarci anche a ridurre il tempo medio di una doccia e portarlo da 7 a 5 minuti. Il risparmio medio stimato da ENEA è di addirittura 153 metri cubi di gas a famiglia.
1 – bis) Ridurre la temperatura delle docce: corollario della prima misura è quella di portare a 30 gradi la temperatura dell’acqua calda sanitaria. Si tratterebbe di un risparmio annuo di circa 49 metri cubi di gas per famiglia.
Misure legate all’utilizzo degli elettrodomestici
“Seppure i risparmi connessi a questo genere di misure possano sembrare contenuti – si legge nello studio di ENEA- possono portare complessivamente – qualora adottate da una gran parte della popolazione italiana – a risparmi di grandissima entità”.
2) Per il riscaldamento invernale, utilizzare le pompe di calore elettriche usate per il condizionamento estivo: le pompe di calore, infatti, sono più efficienti della caldaia tradizionale a metano.
3) Abbassare il fuoco dopo l’ebollizione della pasta: una volta raggiunta la temperatura di ebollizione, la fiamma può essere abbassata senza compromettere il risultato della cottura. Ad esempio l’abbassamento di un fornello grande del gas (3 kW) alla metà della potenza iniziale dopo l’ebollizione della pasta è una misura “soft” che permette di risparmiare il 25,7% del gas richiesto per la cottura della pasta (dall’ebollizione a fine cottura).
4) Ridurre il tempo di accensione del forno: nel cucinare le pietanze all’interno di un forno, un buon accorgimento può essere lo spegnimento del forno (ma rigorosamente senza aprirlo) per gli ultimi 10 minuti di cottura. La camera del forno è infatti ottimamente isolata termicamente dall’esterno e può mantenere al suo interno le proprie temperature per un certo lasso di tempo, anche quando il forno è spento purché chiuso. Il risparmio di energia è pari a 33 kWh l’anno.
5) Utilizzare la lavastoviglie e la lavatrice a pieno carico: oltre a risparmiare acqua, la riduzione dei cicli di lavaggio a uno ogni due giorni per la lavatrice e ad uno solo al giorno per la lavastoviglie (utilizzandole quindi sempre a pieno carico), genera un risparmio di circa 306 kWh l’anno.
Staccare le spine, spegnere la luce
Sfugge quasi a tutti che gli alimentatori degli elettrodomestici continuano ad assorbire energia anche quando non sono in funzione. Gli alimentatori, infatti, trasformano “la corrente elettrica da alternata a continua, e i sensori in attesa di un segnale che dovrebbe provenire da tastiere e display a LED, non smettono neanche per un istante di assorbire energia” (leggi: Li credi spenti ma non lo sono)
Ecco quindi alcuni accorgimenti a cui attenersi.
6) Distaccare la spina di alimentazione della lavatrice quando non è in funzione:
Quando non in funzione, una lavatrice di media dimensione connessa alla presa elettrica assorbe una potenza di 0,5 W (dato da schede tecniche). Staccare la spina, quindi, permette di risparmiare energia in tutte le ore in cui la lavatrice non è in funzione. In questo modo ogni famiglia può risparmiare circa 3,83 kWh ogni anno.
7) Quando in vacanza, spegnere o inserire la funzione a basso consumo del frigorifero:
Considerando un periodo di ferie di 15 giorni, spegnere il frigorifero nel periodo di assenza genera un risparmio di 8,28 kWh. Se invece si opta per l’utilizzo della funzione a basso consumo il risparmio stimato è di 4,97 kWh.
8) Non lasciare in stand by TV, decoder, DVD: se si suppone, per ogni TV, la presenza di almeno altri due dispositivi collegati (quali lettore DVD, decoder) la potenza assorbita in stand-by raggiunge 1,5 W e il consumo annuale raggiunge 10,95 kWh.
9) Riduzione delle ore di accensione delle lampadine: oltre alla raccomandazione dell’utilizzo di lampadine a LED, sarebbe bene ridurre anche le ore di accensione delle luci in casa. Ridurre di un’ora l’utilizzo di una sola lampadina porta ad un risparmio di 21,9 kWh l’anno se la lampadina è ad incandescenza, di 4,02 se a fluorescenza e 2,92 se a led.
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