Nominata la Giuria che assegnerà il Premio Nazionale Giornalistico FIDAS-Isabella Sturvi giunto quest’anno alla 13^ edizione.
Ne faranno parte Maria Emilia Bonaccorso (Caporedattrice Ansa Salute); Barbara Bonomi Romagnoli (Giornalista Network italiano Salute Globale); Rory Cappelli (Cronaca nazionale La Repubblica); Beatrice Curci (Giornalista scientifica – GIULIA Giornaliste); Vittorio Di Trapani (Presidente Federazione Nazionale della Stampa); Guido D’Ubaldo (Presidente Ordine dei Giornalisti del Lazio); Maria Giovanna Faiella (Corriere della Sera – Corriere Salute); Rossella Guadagnini (Agenzia di stampa nazionale Adnkronos); Ivano Maiorella (Direttore Giornale Radio Sociale); Grazia Leone (Giornalista Tg3 Rai); Adriana Pannitteri (Tg1 Rai); Eugenia Romanelli (Direttrice Rewriters.it); Arianna Voto (Giornalista Rai Per la Sostenibilità – ESG Environment Social Governance).
Mentre a presiederla sarà Giovanni Musso, Presidente FIDAS Nazionale, e Rosita Caterina Orlandi, nominata Vice Presidente di Giuria.
Il Premio Giornalistico Nazionale FIDAS-Isabella Sturvi, è nato per promuovere l’impegno del giornalismo scientifico e sociale riferito al Sistema Sangue, al mondo del volontariato e della donazione di emocomponenti.
La premiazione avverrà il 28 Aprile durante la giornata della 61esima Assemblea Nazionale FIDAS, a Roma, e che si terrà all’Hotel Universo.
Isabella Sturvi, scomparsa il 12 luglio del 2009 a seguito di un’improvvisa e grave malattia, è stata a lungo responsabile dell’ufficio VIII, “Sangue e trapianti”, presso la Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute.
Nel 2010 il Ministro della Salute Prof. Ferruccio Fazio ha consegnato la medaglia d’oro alla memoria della dottoressa Sturvi con la motivazione che: «Nel corso della sua intera vita professionale ha posto, quale guida al proprio agire, impegno, competenza, sensibilità e capacità al servizio dell’Amministrazione e della salute pubblica dei cittadini. La sua naturale semplicità e modestia, associate alla grande intelligenza, hanno permesso a settori particolarmente importanti, quali la medicina trasfusionale e dei trapianti, di crescere e svilupparsi in modo armonico tra tutti gli attori del sistema. “Dono”, è questa la parola che più connota la vita della Dottoressa Sturvi, madre premurosa e professionista impegnata nel suo lavoro, fino all’estremo atto di donare parte di sé, i suoi organi, per il bene di persone grazie a lei tornate a nuova vita».