Si terrà in questi giorni la 13ª edizione del Congresso Multidisciplinare, organizzato dal neurologo Giuseppe Mento, presidente dell’Osservatorio “Archetipi e Territorio”.
Il programma, ricco e corposo, prevede interventi di oltre 50 studiosi di molteplici discipline umanistiche e scientifiche. Si toccheranno temi che vanno dall’oblio del sacro in bioetica ai miti e tradizioni della Sicilia nei racconti di viaggiatori stranieri; continuando con il rapporto tra Pier Paolo Pasolini e il Sacro mito di Er di Platone, la perdita del sacro nella società tecnologia all’uso della religione, il risveglio della spiritualità post covid-19 e no vax, la sacralità del cibo e, infine, dalla Neuroanatomia Cognitiva alla Cancel Culture
A presentare l’evento Silvana Paratore, legale esperto in politiche sociali.
La cerimonia inaugurale si terrà giorno venerdì 8 settembre alle ore 17.30, al Museo Etnoantropologico di Mandanici, insieme anche alla consegna del premio “Raoul Di Perri 2023” per la Scienza, l’Arte e la Cultura. A seguire, la Lectio Magistralis “la memoria, il tempo e la storia”.
Come precedentemente detto, saranno numerosi gli interventi ai quali si potrà assistere. Ricordiamo in particolare quello di venerdì 8 settembre di Elio Crifò (autore, regista e attore romano), dal titolo “Il mondo sacro è morto…ma chi l’ha ucciso?”.
Elio Crifò nasce a Roma nel 1970 da genitori siciliani. Si diploma nel 1996 all‘Accademia Nazionale d‘Arte Drammatica Silvio D‘Amico e segue seminari con Susan Strasbverg, Federico Tiezzi, Agustì Humet. Nel 1998 si classifica primo al “Corso-concorso speciale di perfezionamento in recitazione per il cinema” della Scuola Nazionale di Cinema. Come attore teatrale ha lavorato con Oreste Lionello, Gabriele Lavia, Lando Buzzanca, Pier Francesco Pingitore, Carlo Croccolo, Giancarlo Sepe, Giancarlo Cobelli, Ivana Monti, Giorgio Albertazzi. Numerose sono le parti sia nel cinema che nelle fiction televisive.
Ha scritto numerosi testi per il teatro tra cui “Tutto è male quel che finisce bene” nel 2001 e “Ciano” per il Teatro Vittorio Emanuele di Messina. Per il teatro ha diretto: due opere di Eschilo, “Agamennone” nel 2004 (vincitore del premio “Carola Fornasini”) e “Le Coefore” nel 2005 (vincitore a Helsinki dello scambio cultura internazionale promosso dall‘Accademia della cultura in Finlandia), “Orestea” con Oreste Lionello nel 2007 e “Sogno di una notte di mezza estate” di W. Shakespeare (in coregia con Emilio Bonucci) nel 2003. Negli anni 2013, 14, e 15 ha messo in scena “La classe diGerente” 1, 2 e 3, un testo per creare un ponte di comunicazione con la classe dirigente. Dal 2017 ha messo in scena “Esotericarte”, con la partecipazione di Vittorio Sgarbi e Piergiorgio Odifreddi, e dal 2020 “Gli imperi della mente”.
Ritornando all’evento, la sera del 9 settembre si terrà lo spettacolo “Evocación” dell’artista Samuel Vaccaro. L’ingresso è libero e per tutti.
Patrocinato dall’Università degli Studi di Messina, dall’Ordine Provinciale dei Medici Chirurgici e degli Odontoiatri di Messina e dall’ARPA in collaborazione con MuMe.
Saranno sicuramente tre giorni da non perdere, ricchi di cultura e curiosità.