Palermo, 21 aprile 2024 – (gpc) Una vita spesa alla ricerca della verità quella di Vincenzo Agostino, il papà di Nino, l’agente di polizia, ucciso da Cosa Nostra nell’agosto del 1989 insieme a Ida, la sua sposa e da cui attendeva un bambino. Vincenzo Agostino, nato il 22 marzo 1937 è morto questa mattina a Palermo, era chiamato il “papà coraggio”, e non si era mai rassegnato alla morte del figlio e della nuora. Aveva promesso “non mi taglierò la barba fino a quando non saprò la verità” e per la lunga chioma e la lunga barba era diventato famoso. Con la moglie Augusta girava le scuole e i luoghi antimafia per portare un messaggio di legalità e di speranza soprattutto ai giovani.
Era convinto che “la verità sulla morte di Nino e Ida è dentro lo Stato. Ci sono persone che sanno, ma non parlano. Non lo dico io, lo spiegano chiaramente le indagini, che hanno messo in evidenza un’azione intensa di depistaggio”.
Di Vincenzo Agostino si ricorda il drammatico urlo nell’aula bunker dell’Ucciardone quando riconobbe nell’ex poliziotto Giovanni Aiello il famoso “faccia da mostro”, sospettato di avere avuto un ruolo nel delitto del figlio e della nuora. (GPC)
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