IA: MDC, Strategia Italiana passo avanti, ma senza supporto concreto contro digital divide resterà libro dei sogni

L’avvocato Francesco Luongo, esperto del Movimento Difesa del Cittadino MDC: È cruciale che il piano del Governo metta i cittadini al centro delle politiche sull’Intelligenza artificiale. Non possiamo permetterci che la rivoluzione dell’IA amplifichi le disuguaglianze sociali

Roma, 23 luglio 2024 – Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) accoglie con interesse la pubblicazione della “Strategia Italiana per l’Intelligenza Artificiale 2024-2026”, avvenuta pochi giorni dopo la pubblicazione dell’AI Act sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. Questo piano rappresenta un passo avanti significativo per l’Italia nel campo dell’Intelligenza Artificiale (IA), ma evidenzia anche alcune criticità che necessitano di attenzione immediata da parte del Governo.
L’avvocato Francesco Luongo, esperto del Movimento Difesa del Cittadino, ha dichiarato in proposito: * “È cruciale che il piano del Governo metta i cittadini al centro delle politiche sull’IA. Non possiamo permetterci che la rivoluzione dell’IA amplifichi le disuguaglianze sociali. È necessario un impegno concreto per garantire che tutti i cittadini, indipendentemente dal loro livello di competenze digitali, possano beneficiare delle innovazioni tecnologiche in modo equo e sicuro.”*
L’IA ha il potenziale di trasformare positivamente molti aspetti della nostra vita quotidiana, migliorando la qualità dei servizi pubblici, l’accesso alla salute, l’educazione e la sostenibilità ambientale. Tuttavia, il documento considera gli italiani provetti informatici, già in grado di essere partecipanti attivi nel processo di trasformazione digitale.

La strategia, pur ambiziosa, per MDC non affronta adeguatamente le disuguaglianze digitali e le lacune nelle competenze digitali, che rischiano di escludere una parte significativa della popolazione dai benefici dell’IA.
L’Italia ha ancora un basso livello di competenze digitali, con una percentuale di laureati in ICT inferiore alla media europea, e solo il 15% delle piccole e medie imprese (PMI) ha avviato progetti di IA. Questo sottolinea la necessità di maggiori investimenti in educazione digitale e formazione per preparare i cittadini e le PMI alle sfide dell’IA.
La protezione dei dati personali e la garanzia della privacy e della sicurezza sono fondamentali per costruire la fiducia dei cittadini nelle nuove tecnologie.
MDC invita il Governo a rivedere la strategia periodicamente, consultando anche le rappresentanze dei cittadini su cui l’impatto della IA rischia di essere problematico, ponendo maggiore enfasi sulla formazione e sull’inclusione digitale, e assicurando che la protezione dei diritti fondamentali dei cittadini sia una priorità.
Solo attraverso un approccio integrato e inclusivo l’Italia potrà sfruttare appieno le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale, garantendo al contempo che nessuno venga lasciato indietro.
Da tempo, MDC è impegnata a scoprire di più sui rischi e le opportunità dell’Intelligenza artificiale con il progetto TRIS Recupero, finanziato dal MIMIT.

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