Uccisa l’orsa Kj1. L’annuncio è stato dato in una nota diffusa dalla Provincia di Trento il 30 luglio, dopo l’abbattimento in attuazione al decreto del giorno precedente firmato da Maurizio Fugatti presidente della Provincia autonoma di Trento. “Questa mattina -si legge nel documento – Una squadra del Corpo forestale trentino è dunque entrata in azione nei boschi sopra Padaro di Arco, dove l’animale era stato localizzato attraverso il radiocollare”.
Kj1 – sottolinea ancora la Provincia – “era un esemplare pericoloso, secondo la scala del Pacobace. Lo ha attestato anche Ispra, confermando la necessità di rimuovere l’orsa (classificata ad “alto rischio”) al più presto. L’animale è risultato responsabile di almeno 7 interazioni con l’uomo. L’ultima risale allo scorso 16 luglio, ai danni di un escursionista”.
Il nuovo decreto di abbattimento oltre a ricostruire la storia dell’orsa ventiduenne più vecchia del Trentino, emerge la massima pericolosità dell’animale.
Il ricorso degli animalisti
Il nuovo decreto è stato immediatamente impugnato dalle associazioni animaliste. Un ricorso tempestivo, purtroppo inefficace perchè l’abbattimento è avvenuto a ridosso dell’ordinanza, che non ha lasciato spazio all’associazione ricorrente di ottenere un riscontro dal Tar, per la rapidità con cui la Provincia di Trento ha dato esecuzione al decreto di uccisione dell’orsa.
Analoga modalità d’azione posta in essere per M90, l’ultimo orso ucciso nel territorio Trentino. Abbattuto a poche ore dalla firma dell’atto presidenziale. Identica tempistica messa in atto in entrambi i casi che non ha consentito l’iter del ricorso alla Giustizia amministrativa presentato dalle associazioni animaliste.
Kj1 era stata catturata il 23 luglio scorso per poi essere rimessa nel proprio habitat naturale, con radiocollare di monitoraggio degli spostamenti.
Dal 16 luglio, giorno dell’avvicinamento a un turista francese di 43anni a Naroncolo (Dro), l’orsa si era spostata verso ovest, nell’area di Tenno.
Indagini in corso dovrebbero accertare le cause dell’aggressione all’uomo da parte di Kj1, durante una corsa a Naroncolo, nei pressi di Dro,
Pochi giorni prima, il 10 luglio, una turista svizzera con tre bambini si era imbattuta in un’orsa e un cucciolo. La donna avrebbe raccontato di passeggiare con i figli, quando scorse il plantigrado che si avvicinava. E mentre la turista cercava di proteggerli, l’orsa l’avrebbe sfiorata allontanandosi subito dopo. Certamente la vicinanza causò paura alla donna ma non accadde nulla.
Secondo la Provincia “era un esemplare pericoloso“.
Enpa annuncia denuncia a Ue contro Fugatti
Enpa si rivolgerà all’Unione europea contro la Provincia di Trento per l’uccisione dell’orsa KJ1, ritenuta di massima pericolosità a seguito dell’aggressione avvenuta il 16 luglio scorso nei confronti del turista francese, fuori dalla località abitata di Dro.
La nota diramata da Enpa
“Ancora una volta il presidente Fugatti, sprezzante di ogni regola, del rispetto dei cittadini italiani e anche di tutti quei trentini che si sono mobilitati chiedendo di salvare l’orsa, ha condannato a morte e ucciso l’orsa KJ1. Lo ha fatto durante la notte, quasi di nascosto, emanando il decreto che autorizzava l’uccisione di KJ1 senza dare il tempo né al Tar, né alla giustizia e tanto meno alle associazioni di poter esaminare i documenti scientifici e le motivazioni di questa assurda decisione. Lo ha fatto senza adottare prima alcun provvedimento, come ad esempio valutare una traslocazione dell’orsa, o mettere in atto misure di prevenzione. Questo atteggiamento sprezzante, che denota una vera e propria ossessione ursicida del presidente della Provincia avrà delle conseguenze anche in Europa. Continueremo a segnalare e a denunciare queste uccisioni insensate, immotivate all’Ue sottolineando come siano state eseguite senza aver messo in campo prima alcuna misura di prevenzione o valutate le numerose alternative all’uccisione così come imporrebbe invece il Pacobace tanto declamato”.
L’uccisone di KJ1 è un danno per tutti noi perché, ricordiamolo, gli orsi sono animali particolarmente protetti e beni indisponibili dello Stato. E’ uno sfregio nei confronti dei cittadini italiani e della natura stessa, e i responsabili sono sotto gli occhi di tutti, incluso l’ormai vergognosamente assente ministro dell’ambiente che non si fa mai sentire e il governo, complice grazie alle politiche faunicide della Lega e di Fratelli d’Italia”.
Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin è però intervenuto contro la decisione di abbattimento dell’orsa Kj1, sostenendo l’uccisione dei plantigradi non sia una soluzione adeguata : “L’ho già detto al presidente Fugatti: la soppressione dei singoli orsi non è la soluzione del problema. Comprendo lo stato d’animo degli amministratori e della popolazione ma oggi viviamo gli effetti di un errore del passato, dovuto a un’incauta scelta di sfruttamento turistico dell’immagine dell’orso in Trentino compiuta 25 anni fa. Certamente una via da percorrere è la sterilizzazione e ci stiamo lavorando con Ispra. Ma questa misura”, aggiunge, se non accompagnata da corretta informazione ai cittadini e da nuove azioni, rischia di essere insufficiente. “Sicuramente come ministro dell’Ambiente ribadisco con forza che la soppressione non può rappresentare la prima e unica soluzione da mettere in atto”. Così il ministro nel suo intervento avverso alla decisione della Provincia di Trento presieduta da Fugatti.