Da una vecchia scatola emergono i “Ricordi di vite” di Valerio Bonanno.

Il nuovo libro scritto da Valerio Bonanno e per i tipi di Carlo Saladino Editore che sarà presentato sabato 23 novembre al Museo Diocesano di Palermo

PALERMO, 22 novembre 2024. (GPC) “Ricordi di vite” è il nuovo libro scritto da Valerio Bonanno e per i tipi di Carlo Saladino Editore che sarà presentato sabato 23 novembre alle ore 18 nello splendido scenario del Museo Diocesano di Palermo in Via Matteo Bonello, 2.

Un evento culturale che vedrà protagonisti di una “conversazione” con l’autore, Maria Falcone, Presidente della “Fondazione Falcone; Francesco Giambrone, Sovraintendente del Teatro dell’Opera di Roma e Presidente Nazionale dell’Agis; Vito Impellizzeri, Preside della Facoltà Teologica di Sicilia; Marina Turco, Giornalista e Caporedattore di TGS. L’evento sarà allietato da un intermezzo musicale con Serena Cosentino al violino, Fabiola Galati voce e Jona Patitò al mandolino. Prevista la visita nell’area museale.

«La prima uscita post lock down alla casa di campagna ru passa nuci, in una calda mattinata primaverile, quando la natura con i suoi colori e i suoi profumi comincia a risvegliarsi, il ritrovare una vecchia scatola con ricordi passati (foto, cartoline, appunti etc. etc.) ti offre un’occasione imperdibile: ricordare.

Ecco che proprio il “ricordare” diventa filo conduttore di questo “viaggio nel tempo”. Un ricordo nel ricordo. Partendo da quelli che sono i ricordi degli “inizi” (simpaticamente definiti “primordiali”), in cui si incontrano i primi volti, le prime esperienze, le prime relazioni; le fondamenta antropologiche e culturali di ciascun essere umano. Incontri che segnano indelebilmente il percorso di crescita umano, culturale e perché no anche spirituale.

Dinamiche semplici, magari anche scontate, ovvie a tratti, ma che rilette a posteriori, danno l’opportunità di comprenderne l’importanza. “Incontri” che raccontano inconsapevolmente, parte di un patrimonio culturale (locale ovviamente) oggi quasi sconosciuto (modus dicendi, modus operandi, dinamiche familiari, usi, costumi, aneddoti, invocazioni, giaculatorie, nenie, etc. etc.); un passato dunque – che grazie a questo “ricordo” – rimane “presente”».

Valerio Bonanno, teologo e storico. Docente. Ha condotto studi di specializzazione sul rapporto tra Teologia ed Arte. Dottorando in Studi Storici con una tesi “Dagli Arabi agli Spagnoli: storia di una trasformazione culturale, religiosa, e architettonica nella Palermo dei secoli XI-XVI”. Scrive per il Giornale di Sicilia sul patrimonio storico-artistico della città di Palermo. Cura gli eventi culturali del Museo Diocesano e dell’area monumentale della Cattedrale di Palermo. Collabora con la «Cattedra per l’arte cristiana di Sicilia – Rosario La Duca», per la quale ha curato nella collana della stessa “cattedra”, edita da Sciascia Editore, Caltanissetta-Roma, gli appendici iconografici: S. Di Matteo, Le contrade dell’Arcivescovado e della Cattedrale nella toponomastica storica di Palermo (dalle origini al XVII secolo), a cura di F. Armetta (2018); R. La Duca, Le fontane di Palermo, a cura di F. Armetta (2018); R. La Duca, Gli spettacoli a Palermo. Giostre, teatri, musica, a cura di F. Armetta (2019); R. La Duca, I monumenti della città di Palermo, a cura di F. Armetta (2020); R. La Duca, La pietà popolare nella città di Palermo, a cura di F. Armetta (2021); R. La Duca, La toponomastica antica della città di Palermo, a cura di F. Armetta (2024). (gpc)

Stampa Articolo Stampa Articolo