MISILMERI, 28 novembre 2024 – (gpc) Il kaki è un frutto originario della Cina ma coltivato soprattutto in Giappone dove è conosciuto anche come frutto della pace, pare che sia rimasta l’unica specie di frutta non andata distrutta dopo l’esplosione atomica. In Italia è coltivato in Campania, Emilia Romagna, Abruzzo e Veneto mentre l’unico luogo di coltivazione intensiva e massiccia in Sicilia si trova a Misilmeri, cittadina alle porte di Palermo.
Dal 29 novembre al 1° dicembre dalle 18.30 fino alle 24 una serie di eventi caratterizzeranno il Diospyros Festival, tre serate all’insegna della valorizzazione del kaki di Misilmeri con degustazioni, cooking show, street food, spettacoli musicali e cabaret.
Il tutto si svolgerà in piazza Comitato e lungo il Corso Vittorio Emanuele, dove protagonista il kaki, sarà utilizzato per creare piatti innovativi.
Misilmeri è la patria del kaki in Sicilia
L’introduzione del frutto nella cittadina palermitana è da attribuirsi ad un religioso, don Francesco Cupani, curatore dell’Hortus Catholicus, in onore del suo mecenate Giuseppe del Bosco, Principe di Cattolica, orto conosciuto, in quel tempo, oltre che in Italia anche in tutta Europa, per le specie rare e pregiate che ospitava.
Qui il Cupani alla fine del XVII secolo, introdusse qualche pianta di kaki insieme a molte altre specie esotiche.
Tra il 1925 e il 1930 tale specie si diffuse in diversi orti familiari. Constatata la buona affidabilità e i risultati produttivi del kaki sostituì in parte gli agrumi. La varietà coltivata è la Farmacista Honorciti, esclusiva di Misilmeri.
Ricco il programma.
Tanti i cooking show, venerdì si inizia con Salvo Amodeo della Gelateria Ponci; seguirà lo chef Fabrizio Di Cara, docente presso l’Associazione Ted Formazione – Accademia del Gusto. A seguire Rosario Passantino della Pizzeria Passantino. Sabato toccherà al cuciniere Salvo Terruso, conosciuto come Il Pastaio Matto, al pluripremiato pastry chef Giuseppe Sparacello e a Giovanni Amato patron della Pizzeria dell’Emiro. Domenica si esibiranno lo chef Giuseppe Roccaforte, dell’Associazione Euro Toques, la talentuosa pastry chef Bina La Corte, docente dell’Associazione Ted Formazione – Accademia del Gusto e il pastry chef Mario Graditi della Pasticceria Graditi.
Sabato e domenica il meglio dello street food siciliano sarà proposto all’interno degli stand del Food Village.
Tra gli spettacoli in programma venerdì alle 21.30 il concerto gratuito di Lello Analfino, che sarà accompagnato dalla Tinturia Orkestar; sabato sul palco I Quaranta che ballano i 90 e domenica si riderà con lo spettacolo firmato I 4 Gusti.
Domenica primo dicembre in piazza Comitato, il seminario Prospettive e potenzialità di crescita del kaki di Misilmeri tra storia e innovazione di processo marketing, shelf-life, catena del freddo, rete commerciale, piattaforme logistiche e packaging. Previsti gli interventi di Rosario Rizzolo, sindaco di Misilmeri, Gaspare Vitrano, presidente della Commissione Attività Produttive dell’Assemblea Regionale Siciliana, Antonio Barbagallo, assessore regionale all’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea, Raffaele Stancanelli, europarlamentare e coordinatore Gruppo Patrioti in Commissione Agricoltura, Vincenzo Figuccia, deputato questore all’Assemblea Regionale Siciliana, Francesco Agnello, presidente del Gal Metropoli Est, Salvatore Tosi, direttore del Gal Metropoli Est, Francesco Paladino, funzionario direttivo dell’assessorato regionale all’Agricoltura, Vittorio Farina, professore ordinario dell’Università di Palermo (Scienze agrarie alimentari e forestali), Massimo Todaro, presidente del Consorzio delle denominazioni di origine siciliana; Michele Balistreri, direttore del giornale on line All Food Sicily.
«Con la prima edizione del Diospyros Festival – dice Rosario Rizzolo, sindaco di Misilmeri (nella foto) – vogliamo celebrare il kaki di Misilmeri, eccellenza e prodotto simbolo del nostro territorio».
Il Diospyros Festival è organizzato dal Comune di Misilmeri con il contributo della Regione Siciliana, Assessorato regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea. L’evento, inoltre, è promosso all’interno del riconoscimento Sicilia Regione Europea della Gastronomia 2025. (GPC)