DeepSeek: piattaforma ancora online dopo blocco del Garante. MDC denuncia i gravi rischi per i consumatori

Malgrado il divieto, DeepSeek rimane liberamente accessibile tramite il web, mentre l’applicazione non è più disponibile sugli app store italiani. Il Movimento Difesa del Cittadino ribadisce l’urgenza di un intervento deciso da parte delle autorità competenti

Roma, 3 febbraio 2025 – Il Movimento Difesa del Cittadino (MDC) esprime forte preoccupazione per la persistente accessibilità online di DeepSeek, il chatbot basato su intelligenza artificiale, nonostante il provvedimento del Garante per la protezione dei dati personali che ha imposto un blocco immediato al trattamento dei dati personali dei cittadini italiani. Nonostante il divieto, DeepSeek rimane liberamente accessibile tramite il web, anche se attualmente l’applicazione non è più disponibile sugli app store italiani. La situazione attuale di DeepSeek è allarmante e rappresenta una minaccia diretta per la privacy dei cittadini italiani. È fondamentale che i consumatori siano informati sui rischi associati all’uso di questo servizio e che le autorità competenti agiscano rapidamente per garantire la loro protezione. Non possiamo permettere che la sicurezza dei dati personali venga compromessa da piattaforme che operano al di fuori delle normative europee”, afferma l’avvocato Francesco Luongo, esperto di MDC.

Il Movimento Difesa del Cittadino ribadisce l’urgenza di un intervento deciso da parte delle autorità competenti per garantire la protezione della privacy e della sicurezza informativa degli utenti italiani. È necessario un coordinamento a livello europeo per affrontare le problematiche poste da piattaforme globali che operano al di fuori delle normative locali ma continuano ad avere un impatto diretto sui cittadini dell’Unione Europea. Nel frattempo, MDC invita i consumatori a prestare massima attenzione e a evitare la registrazione su piattaforme come DeepSeek fino a quando non saranno fornite garanzie adeguate sulla protezione dei loro dati personali e sull’affidabilità delle informazioni generate.
Il Movimento aveva presentato una propria segnalazione al Garante nei confronti delle aziende cinesi coinvolte, Hangzhou e Beijing DeepSeek Artificial Intelligence, in merito alla gestione dei dati degli utenti italiani.

MDC sottolinea i gravi pericoli persistenti per i consumatori nell’utilizzo di DeepSeek: raccolta di dati sensibili come input testuali, audio, file caricati dagli utenti, indirizzi IP e identificatori del dispositivo, che potrebbero essere utilizzati per scopi commerciali o trasferiti a terzi senza il consenso esplicito degli utenti; localizzazione dei server in Cina, dove le normative sulla protezione dei dati personali sono meno rigorose rispetto al GDPR europeo, aumentando il rischio di utilizzi impropri o non autorizzati delle informazioni raccolte; mancanza di trasparenza da parte delle aziende dietro DeepSeek, che hanno dichiarato di non operare in Italia e di non essere soggette alla normativa europea, rendendo ancora più complesso garantire ai consumatori italiani un trattamento sicuro e conforme dei loro dati personali; vulnerabilità dei dati, con segnalazioni su gravi falle nei database di DeepSeek che hanno esposto oltre un milione di chat e informazioni sensibili online senza adeguate misure di sicurezza; diffusione di misinformazione e disinformazione attraverso risposte generate dall’intelligenza artificiale basate su dati preesistenti e potenzialmente imprecisi o manipolati, con il rischio che tali strumenti vengano sfruttati per diffondere propaganda o influenzare l’opinione pubblica; utilizzo di tecniche come il web scraping per raccogliere informazioni da fonti pubbliche senza adeguata trasparenza, lasciando gli utenti inconsapevoli dell’uso improprio dei loro dati personali o delle implicazioni legali associate a tali pratiche.

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