Immagine: Marco Morganti Amministratore Delegato di Banca Prossima
Catania – “Daterzoaprimo” il Tour 2015 promosso da Banca Prossima, si è fermato per la 6° tappa a Catania, in uno degli incontri di approfondimento in giro per l’Italia, “sulla crescita e il protagonismo del Nonprofit italiano”, che si concluderanno a Genova il prossimo 4 dicembre.
Il convegno, che si è svolto nel quattrocentesco Palazzo della Cultura della città etnea, oltre ad essere stato l’occasione per Banca Prossima di incontrare i principali stakeholder locali, i propri clienti e lo staff dei collaboratori, ha approfondito temi di iniziative e di intervento in cui il nonprofit possa uscire dalla residualità e diventare protagonista nei settori economici, come quello dell’agricoltura, che viene ormai pensato in termini di innovazione e rivalutazione rispetto al concetto di economia arcaica di qualche anno fa, come sottolinea, Flaviano Zandonai, ricercatore di Euricse.
Un’agricoltura, che sia motore di sviluppo, veicolata dal nonprofit a sostegno delle economie locali del mezzogiorno colpito da 7 anni dalla crisi, con una perdita del PIL di – 12,1, durante i quali , ha spiegato Massimo Deandreis, Direttore Generale di Srm, Centro Sudi e Ricerche per il Mezzogiorno di Intesa San Paolo, sono crollati i consumi interni, con una tenuta però delle esportazioni, per le quali nel triennio futuro (2015 – 2018), si prevede una crescita positiva, soprattutto nel settore agricolo, che in Sicilia ha un peso economico maggiore (4,1%) del dato nazionale del 2,2% .
In termini di sviluppo il settore agricolo in Sicilia crescerà maggiormente rispetto al resto del mezzogiorno (rispettivamente +1,2% e 1,0%), ha continuato Deandreis, secondo cui l’area meridionale , ha tutti i presupposti per cogliere le opportunità di sviluppo derivanti dall’agricoltura, soprattutto quella che guarda alla produzione biologica di eccellenza, in un panorama imprenditoriale giovanile in crescita, che intende valorizzare tradizioni e identità culturali, coniugandole bene con agricoltura e turismo.
Infatti sottolinea, Massimo Deandreis, attivando tanti segmenti dell’economia, in un incrocio vincente che passa attraverso, Turismo, Agricoltura e Cultura,(Tac), si può creare un valore aggiunto alla vacanza, articolata tra soggiorno in agriturismo, la conoscenza delle tradizioni enologiche aziendali siciliane e la visita ai musei.
Dunque, agricoltura sinonimo di modernità, sostiene Deandreis, e nonprofit è il settore che da Terzo può diventare primo nella crescita economica. Occorrono ovviamente risorse, che possono essere reperite nei fondi europei e regionali, insieme alle possibilità di investimento che Banca Prossima propone.
Sulla Crescita e il protagonismo del nonprofit, ha continuato ad approfondire il tema Marco Morganti, Amministratore Delegato di Banca Prossima, che si è particolarmente soffermato sulla capacità del Terzo Settore nel fare e progettare, considerando la Banca, riserva di valore, che suscita progettualità nel territorio. Considerare la Banca, ha spiegato Morganti, come una rete che possa contaminare le idee e le esigenze di tutti, per replicare progetti di successo nel territorio, finanziando la progettualità.
Secondo l’ad di Banca Prossima bisogna essere in rete in modo impegnativo, con un processo di ingrandimento, che vede la creazione di una missione commerciale del Terzo Settore all’estero. E il miglior Made in Italy sociale è Banca Prossima.
Il convegno è proseguito con l’intervento di Vincenzo Linarello, del consorzio sociale Goel, che ha raccontato l’azione sociale svolta dal Goel, cui sono consorziate oltre 30 cooperative sociali non profit ed altrettante aziende agricole, per la bonifica territoriale della Locride, infestata dal bubbone della ndrangheta calabrese, che monopolizza l’area con una organizzazione di diffusa criminalità.
“Tengono in pugno la gente, la sfruttano, comprano il loro voto, infiltrano nei posti di vertice i loro uomini… dice Linarello, che con tante altre persone, ha dato impulso al Goel, avviata negli anni ’90, e dal 2003 formalmente costituita, svolge attività sociali di recupero del territorio, diffondendo principi etici ancora sconosciuti da quelle parti.
Il Goel, avvalendosi della progettualità finanziaria di Banca Prossima, riesce ad operare nel settore agricolo e sociale ormai da tempo, nonostante 7 attentati in 7 anni, sostiene Vincenzo Linarello, e la sfida è: riuscire a costruire alternative serie, contro i soprusi della ndrangheta insinuata nelle logge massoniche deviate, e ottenere il consenso del territorio per un cambiamento forte.
L’incontro è andato avanti analizzando le tematiche “Progettare – Fare – Finanziare” , con Alberto Ranieri, Banca Prossima, che ha analizzato i sistemi di garanzia e l’impostazione della Banca che la pongono in comunicazione con il cliente, con l’utilizzo di strumenti idonei per la crescita e lo sviluppo della comunità mediante l’attivazione di meccanismi di economia sociale con un rinvio a Fits! compagno di viaggio di Banca Prossima, Fondazione d’Impresa per la promozione dello sviluppo di sistemi di rete anche nel Terzo Settore, che attraverso le parole di Roberto Leonardi, esprime l’esigenza di una rete tematica nell’ambito di una economia sociale che nonostante la botta della crisi, sta tornando su più forte. Chi vuole osare, deve trovare un luogo per poterlo fare… e se il terzo settore non osa, saltiamo tutti …!!! conclude Leonardi .
Chiude la giornata dedicata al nonprofit, Fabio Ruvolo, della Cooperativa Sociale ETNOS, sorta a Caltanissetta nel 2005 e diventata in 10 anni un consorzio per il trasporto di anziani e disabili, e di ristorazione solidale, dove il personale disabile ha un contratto di lavoro. L’incontro con Banca Prossima , avvenuto nel 2009, gli ha dato la possibilità di finanziare le sue idee bizzarre e realizzare il suo sogno: rappresentare le esigenze della sua terra, con iniziative concrete di impatto sociale nel territorio siciliano.