Che cosa significa ETF?
Si tratta di un tipo di fondo comune a capitale fisso che viene negoziato come un’azione in una borsa valori. In genere gli ETF sono composti per seguire pedissequamente l’andamento di un determinato indice, commodity o paniere di attivi con un fondo indicizzato. Il loro andamento, nell’arco temporale di una giornata, fluttua e tende a variare, durante la vendita e l’acquisto degli stessi. Questo avviene nella stessa modalità di un’azione. Dato che l’ETF viene negoziato come se fosse un’azione, il suo valore netto non viene calcolato come un fondo comune aperto. Questo è un elemento che rende l’investimento in ETF più sicuro, visto che si tratta di un prodotto diversificato di un fondo indicizzato, come pure la capacità di poter vendere allo scoperto. Un altro vantaggio riguarda poi i coefficienti di spesa, che rappresenta per la maggior parte degli ETF un valore aggiunto al titolo. Sappiamo quindi che quando si acquistano o si vendono ETF, si paga una commissione di intermediazione, esattamente come per un’azione. In genere l’ETF più conosciuto è quello chiamato Spiders, che segue l’indice dello Standard & Poor’s 500, il cui acronimo è SPDR/SPY.
Il trend degli ETF
Il 2015 si è rivelato come l’anno in cui gli ETF sono andati meglio, rispetto agli ultimi tempi. Secondo i dati raccolti durante questi primi mesi del 2016 invece, per gli ETF hanno subìto dei deflussi sostanziali, in particolare le ragioni sono da riscontrare nel mercato europeo e asiatico. Il 2016 per il momento si mostra come un anno difficile dove gli ETF su obbligazioni societarie e mercati emergenti restano i principali beneficiari, dato che vengono sostenuti dal recupero dei prezzi delle materie prime e dalle politiche monetarie accomodanti. Interessante anche il dato che riguarda gli EFT cinesi, che con 148 milioni di euro, hanno costituito un record annuo per il mercato asiatico obbligazionario.
Difficile invece fare una stima su quello che sarà il trend del prossimo trimestre, in ottica do mercato obbligazionario europeo. Ci sono stati finora segnali contrastanti, che riguardano anche gli ETF. In generale il trend da seguire, che finora ha avuto un momento positivo è quello che riguarda le materie prime. Per i commodity questo sembra essere il momento giusto per investire. Metodi alternativi che riescono a ridurre e a ottimizzare il rischio, potrebbe essere una soluzione ottimale di investimento. Da questo punto di vista si consiglia di tenere d’occhio quello che accadrà nei prossimi mesi in zona Federal Reserve.