Il meeting OPEC dovrebbe decidere l’estensione dei tagli fino a marzo del 2018. Sale l’attesa per il meeting OPEC a Vienna del prossimo 25 maggio, in un clima di cauto ottimismo viste le dichiarazioni di Arabia Saudita e Russia che avrebbero raggiunto un’intesa per promuovere il prolungamento del taglio della produzione del greggio fino a marzo 2018, innescando così il recupero dei prezzi.
Le scelte dell’OPEC e della Russia, relative all’ultima riunione di fine 2016 (-1,8 milioni di barili al giorno), avevano spinto il prezzo del Brent a +30%, prima che il forte sell-off di marzo, a causa del prepotente ritorno dei produttori di shale-oil statunitensi, innescasse i dubbi sul prolungamento e sulla efficacia dei tagli.
Una riunione dagli esiti positivi, con un prolungamento degli attuali tagli di 1,8 milioni di barili al giorno, potrebbe spingere le quotazioni tra i 50 e i 55 dollari al barile, in linea col nostro scenario di previsione. Un taglio più significativo alle forniture (oltre cioè 1,8 milioni) è un’opzione che dipenderà dalla crescita delle forniture di greggio da parte dei non-OPEC e dalle stime sulla produzione futura di shale-oil. Di contro, una decisione debole del Cartello potrebbe vedere il petrolio scendere di nuovo a 40 dollari al barile.