Confedercontribuenti , è una confederazione che da anni rappresenta e tutela imprese e contribuenti. offrendo agli associati una tutela a 360° garantendo assistenza nelle problematiche con il fisco e con le banche interagendo anche con la Politica facendo da interlocutore del Governo nazionale, del Governo Europeo e di tutte le istituzioni dello Stato anche con proposte legislative che mirano allo sviluppo economico del Paese.
“La questione fiscale è uno dei problemi del nostro Paese. – interviene il presidente nazionale di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro – In questi anni e ancora recentemente si sono fondate le sorti e le competizioni elettorali proprio su tale questione. Un tema delicatissimo per la vita stessa di uno Stato, alla convivenza fra cittadini, alla possibilità di mantenere servizi e ordine pubblico ma anche sviluppo e investimenti. Ad oggi i cambiamenti che hanno portato ad una lievissima riduzione della pressione fiscale, non hanno inciso minimamente nel rapporto fra fisco e contribuente. Certo tanti bonus e agevolazioni sono stati varati, ma spesso lo sforzo del legislatore è stato vanificato da una burocrazia fiscale, che fa presto, anche per aspetti meramente formali ad attuare revoche e dinieghi. In Italia la questione fiscale con riferimento anche alla riscossione dei debiti hanno dimostrato la distanza fra classe dirigente del Paese e Paese reale non riuscendo a distinguere fra evasori e contribuenti in difficoltà nei pagamenti”.
Confedercontribuenti non molla. Credendo fermamente nei suoi valori ha reso più volte partecipe le varie compagini partitiche. Il 27 novembre l’on.le Albanella ha presentato l’emendamento aggiuntivo alle disposizioni in materia fiscale proposto da Confedercontribuenti riguardo alla definizione agevolata. Al punto 4 molto rilevante per i contribuenti italiani e da sempre voluta da Confedercontribuenti la proposta di ripartite il debito in un numero di rate mensili il cui importo totale annuo non può eccedere il quinto del reddito dichiarato l’anno precedente.
“Siamo fortemente rammaricati da tale decisione che conferma la lontananza tra tutta la classe politica e il Paese. Sarebbe stata un’occasione per incassare da parte dello Stato un credito vantato molto spesso non per volontà ma per effettiva difficoltà. E’ necessario che questa classe dirigente seppure obbligati da regole europee diano un segnale alla popolazione. Se non sono capaci l’elettorato se ne renderà conto rischiando di fare scelte ancora più sbagliate. Confermiamo la nostra disponibilità ad un confronto e proposte con tutte le forze politiche” – conclude Finocchiaro.
L’emendamento promosso da Confedercontribuenti non è stato approvato dalla commissione presieduta dall’on.le Boccia. Ancora più lontananza tra la classe dirigente politica e il Paese.