Iberdrolariapre il mercato ibrido in Europa con un’emissione obbligazionaria da 700 milioni di euro, come riferito alla National Securities Market Commission (CNMV). Iberdrola è un’azienda spagnola specializzata nella produzione, distribuzione e commercializzazione di energia elettrica e gas naturale. La direzione generale della società è situata a Bilbao, in Spagna.
L’obbligazione emessa è perpetua, ma prevede un’opzione di riacquisto entro 7 anni. La cedola è stata fissata al 4,871%. Si posiziona come l’operazione ibrida più competitiva negli ultimi 12 mesi.
La domanda registrata ha rispecchiato il grande interesse degli investitori a reddito fisso per Iberdrola, raggiungendo i 3,4 miliardi di euro, ovvero più di 4,8 volte l’offerta. Ciò è stato possibile grazie alla partecipazione di oltre 200 qualificati investitori internazionali, principalmente europei e del Regno Unito.Il volume della domanda e le condizioni poste dimostrano ancora una volta la grande fiducia del mercato e degli investitori nella solidità e solvibilità dei progetti industriali e di crescita del Gruppo.
Questa operazione servirà a rifinanziare i 700 milioni emessi nel 2018, il cui riacquisto avverrà a breve, mantenendo così stabile il volume ibrido della società ad un importo di 8.250 milioni di euro. I fondi ottenuti serviranno quindi a rifinanziare gli stessi asset rinnovabili che furono finanziati con l’operazione realizzata nel 2018. Da due mesi non si registrano più emissioni di bond ibridi sull’Euromercato.
L’azienda ha approfittato del miglioramento dei livelli sia dei tassi di interesse che dei margini di credito registrato dalla fine dello scorso anno, che le ha permesso di ottenere condizioni finanziarie migliori rispetto a quelle esistenti nella seconda metà del 2023, quando il mercato ambientale era molto più volatile. A ciò hanno contribuito la flessibilità di Iberdrola nel rifinanziare questa operazione, nonché un’adeguata lettura del mercato.
Le obbligazioni ibride contano al 50% del capitale, secondo la metodologia delle principali agenzie di rating, quindi questa operazione contribuisce a mantenere il rating creditizio del gruppo. L’ultima emissione di questo tipo di debito da parte di Iberdrola risale al gennaio 2023.
Al collocamento hanno partecipato otto banche internazionali di primo livello: JP Morgan, Barclays, Crédit Agricole, BBVA, Natwest, Deutsche Bank, Caixabank e Royal Bank of Canada, che hanno facilitato l’accesso agli investitori.
Contesto
Iberdrola è uno fra i maggiori produttori di energia elettrica al mondo ed è leader mondiale nella produzione di energia eolica. Iberdrola è anche il maggiore produttore di energia nucleare in Spagna, paese in cui è anche maggiore produttrice e distributrice di elettricità e gas naturale. L’azienda è attiva in decine di paesi in quattro continenti, con 30.000 dipendenti, e ha circa 30 milioni di clienti.Iberdrola è quotata alle borse di Bilbao e Madrid, ed è una delle maggiori società spagnole per capitalizzazione di mercato. La sua quota è inclusa nell’indice IBEX-35.
Iberdrola nacque il 1º novembre 1992 dalla fusione di due operatori storici del settore elettrico in Spagna: Hidroeléctrica Española (fondata nel 1907 e conosciuta come Hidrola) e Iberduero (fondata nel 1901 e che incorporò nel 1944 la Saltos del Duero).A partire dal 2001, con la Presidenza di José Ignacio Sánchez Galán, la società è entrata in una fase di grande espansione, concludendo importanti acquisizioni in Scozia, Stati Uniti, Brasile e Bolivia. Il 28 novembre 2006 Iberdrola ha acquistato per 17,2 miliardi di euro la britannica Scottish Power, divenendo così il terzo operatore europeo nel settore dell’energia elettrica.Nel 2010 l’azienda ha raggiunto una produzione record di 154,073 miliardi di kWh e un fatturato 30,431 miliardi di euro, con un utile netto di 2,87 miliardi di euro.Il 31 dicembre 2012 Iberdrola ha ceduto i suoi 32 parchi eolici in Francia alle società General Electric, Munich Re ed Électricité de France.[4]Nel febbraio 2015 Iberdrola ha fuso le proprie attività americane con quelle di UIL Holdings, società statunitense di generazione e distribuzione di energia elettrica e gas, per un valore di 3 miliardi di dollari,[5] creando una nuova società Avangri, il cui 18,5% delle azioni è quotato in borsa.[6]