Ph. Eliseo Fiorin
Roma, dic. 2024 – Al Ministero del Made in Italy, il 13 dicembre si è svolto, un importante incontro tecnico sulla riconversione industriale dei siti Versalis di Priolo e Ragusa, parte del piano strategico di trasformazione industriale di ENI. La Segreteria Nazionale UGL Chimici, rappresentata dal Coordinatore Nazionale del Settore Energia Andrea Alario, dal Segretario Provinciale di Ravenna Luca Michieletti e dalla Segreteria Provinciale di Siracusa e Ragusa, ha partecipato con l’obiettivo di monitorare gli sviluppi e garantire la salvaguardia dei lavoratori diretti e dell’indotto.
Riconversione dei siti industriali: i dettagli
Durante l’incontro, si è entrati nel merito degli interventi tecnici che interesseranno i siti di Priolo e Ragusa:
• Sito di Priolo: L’impianto etilene sarà riconvertito in una bioraffineria avanzata, che diventerà la quarta in Italia per conto di ENI, affiancandosi a quelle di Gela, Venezia e Livorno (in costruzione). A questa infrastruttura si aggiungeranno impianti ancillari dedicati alla produzione di idrogeno e un impianto di riciclo chimico per trasformare in Plasmix, da cui si ricaverà R-Oil per alimentare la stessa bioraffineria. ENI ha assicurato che durante il periodo di fermo per bonifiche, dismissioni e realizzazione dei nuovi impianti, tutti i lavoratori diretti manterranno il proprio posto, mentre si registrerà un aumento significativo dell’occupazione nell’indotto per i lavori di realizzazione. Tuttavia, permangono perplessità sulla certezza delle tempistiche e sull’iter autorizzativo, con lo start-up previsto per il 2028.
• Sito di Ragusa: Oltre alla riconversione dell’impianto di polietilene, il piano prevede la creazione di un centro di eccellenza e nuovi impianti destinati alla lavorazione di materie prime provenienti da oli esausti, scarti animali e agricoli, per alimentare le bioraffinerie di Gela e successivamente Priolo.
È inoltre previsto lo sviluppo di impianti sperimentali di riciclo meccanico e una filiera agricola che utilizzerà fino a 15.000 ettari di terreni marginali siciliani in collaborazione con gli imprenditori agricoli locali.
Le richieste della UGL Chimici
Abbiamo sottolineato le seguenti priorità:
Garanzie occupazionali: • Salvaguardia dei posti di lavoro per i dipendenti diretti e per i lavoratori dell’indotto sia a Priolo che a Ragusa. • Maggiori certezze per gli impianti sperimentali, che presentano variabili e rischi.
2. Gestione delle aree dismesse: • Chiarezza sul riutilizzo e sulla bonifica dei siti, con il coinvolgimento di ENI Rewind per garantire operazioni efficaci e sostenibili.
3. Iter autorizzativo: • Accelerare i processi burocratici attraverso conferenze periodiche che coinvolgano Ministero, Regione Sicilia, Comuni e tutti gli attori interessati, per evitare ritardi.
In conclusione il Capo di Gabinetto ha ribadito l’importanza della clausola sociale sia dei dipendi diretti che indotto ed ha formulato un Richiesta di un elenco dettagliato delle aziende operanti nei siti di Priolo e Ragusa, con indicazione del numero di operai coinvolti e dei volumi di fatturazione.
«L’incontro di oggi rappresenta un passo fondamentale per il futuro industriale e occupazionale della Sicilia. La transizione verso bioraffinerie e impianti di riciclo è un’opportunità importante, ma non priva di rischi. L’UGL Chimici continuerà a vigilare affinché i lavoratori, diretti e dell’indotto, non siano penalizzati da questo processo. Le nostre perplessità sugli impianti sperimentali e sui tempi di realizzazione devono trovare risposte concrete e rapide. Lavoreremo affinché ogni aspetto, dall’occupazione alla sostenibilità, sia garantito» ha commentato Andrea Alario a margine dell’incontro.
Il prossimo appuntamento, fissato per gennaio 2025, sarà un momento cruciale per definire ulteriori dettagli tecnici e discutere le garanzie politiche a tutela del futuro di ENI in Sicilia.