Si è aperta il 7 febbraio l’edizione 2017 del premio giornalistico Lorenzo Natali, che offre
riconoscimento ai migliori lavori giornalistici sui temi dello sviluppo e in particolare dell’eliminazione
della povertà.
Lanciata con l’hashtag #TellMyeStory, questa venticinquesima edizione del premio celebra la
migliore tradizione del giornalismo, alla ricerca di storie emozionanti e commoventi che danno voce a
persone che spesso trovano impossibile o difficile farsi ascoltare. Per i giornalisti rappresenta
un’opportunità per dimostrare il loro impegno ad affrontare e raccontare i temi dello sviluppo,
dell’eliminazione della povertà e della democrazia, come anche ad ispirare le persone a migliorare la
vita nelle loro comunità.
Il premio, dedicato alla memoria di Lorenzo Natali, ex commissario per lo sviluppo e strenuo
difensore della libertà di espressione, della democrazia, dei diritti umani e dello sviluppo, è stato
istituito nel 1992 dalla Commissione europea per illustrare come le grandi storie possono cambiare il
mondo e premia i giornalisti che a volte mettono a rischio anche la loro vita per garantire la libertà di
informazione.
Confermando le modalità delle ultime edizioni, anche per quest’anno le categorie del premio sono
due: i giornalisti professionisti e i giornalisti dilettanti, compresi i blogger, selezionati su cinque
aree geografiche: Europa, Africa, Medio oriente e mondo arabo, America latina e Caraibi, Asia e
Pacifico. Possono concorrere sia articoli giornalistici (anche pubblicati su internet e blog) sia
trasmissioni radio e televisive dedicate al tema sviluppo e sradicamento della povertà,
pubblicate/trasmesse per la prima volta a partire dall’11 marzo 2016 e fino al 10 marzo 2017. L’area
geografica di riferimento per i giornalisti dilettanti è quella di residenza, per i giornalisti professionisti
è quella dove ha sede la testata che ha pubblicato l’articolo/trasmesso il programma.
Oltre al tema principale per questa edizione è previsto un “Premio speciale sulla libertà di fede o
religione al di fuori dell’Europa” dedicato a storie e iniziative che siano di stimolo alla promozione
della libertà di religione o di credo così come al rispetto della diversità religiosa e alla cooperazione
interreligiosa. Anche per questo Premio speciale saranno premiati un giornalista professionista e un
giornalista dilettante.
Per rientrare nella categoria di giornalista professionista un potenziale partecipante deve:
– essere in possesso del tesserino da giornalista e/o
– essere membro di un sindacato dei giornalisti e/o
– dimostrare che il giornalismo è la sua fonte primaria di reddito.
Ogni partecipante può candidare un solo pezzo, pena l’esclusione. Non sono ammissibili gli articoli di
opinione. Gli articoli/servizi possono essere scritti in qualsiasi lingua dell’Unione: se quella di origine
è diversa da inglese, francese o spagnolo, è necessario allegare la traduzione in un di queste tre
lingue (e sarà quest’ultima a essere giudicata ai fini della premiazione). I testi scritti devono avere una
lunghezza massima di 1000 parole; i lavori audiovisivi devono avere una durata massima di 10
minuti.
Scadenza: 10 marzo 2017.
Fra tutte le iscrizioni pervenute saranno selezionati due vincitori (uno per categoria) per ogni area
geografica più altri due vincitori per il premio speciale per la libertà religiosa. Ciascun vincitore
oltre al riconoscimento riceverà un premio in denaro di 5.000 euro.
A uno dei 12 vincitori la giuria attribuirà inoltre il Gran premio per il miglior pezzo di giornalismo
che prevede un contributo (aggiuntivo) di 5.000 euro.
I vincitori saranno resi noti durante la cerimonia di premiazione che si terrà nel corso delle Giornate
europee dello sviluppo in programma nel giugno prossimo a Bruxelles.
Link utili:
https://ec.europa.eu/europeaid/lnp
dal Bollettino “Euroinformazioni” di febbraio
dell’Ufficio esterno del Gruppo PPE al Parlamento europeo in Italia