Pagine d’Arte, piccola ma raffinata casa editrice che si contraddistingue per l’attenzione con cui unisce testi ricercati e originali a immagini di qualità, sarà presente al Salone del Libro di Torino (18 -22 maggio) per presentare alcuni dei suoi titoli storici, il nuovo “Libretto & Catalogo 2017” ideato da Beatrice Lancini Balbi, che illustra il percorso di Pagine d’Arte attento allo studio della relazione tra parole & figure, e la nuova proposta editoriale: “Il mistero della creazione artistica” di Stefan Zweig.
“Il mistero della creazione artistica” riproduce il testo della conferenza che Zweig tenne a New York nel 1939 e che viene proposta per la prima volta in italiano. In quell’occasione Zweig sostenne che il segreto più profondo del nostro mondo è legato alla creazione: “Fra gli innumerevoli enigmi insolubili del mondo, quello della creazione rimane per sempre il più profondo e il più misterioso. Qui la natura non vuol essere spiata, non permetterà mai che si colga l’atto estremo per cui sorse la terra o sorge un piccolo fiore, come nasce una poesia, come nasce un uomo. Qui la natura cala senza alcuna indulgenza il suo velo. Persino il poeta, persino il musicista, sarà più tardi incapace di spiegare l’istante della sua ispirazione”.
Manoscritti, spartiti e abbozzi, più dell’opera finita, sono secondo Zweig i soli elementi capaci di suscitare tracce di lettura e tratti d’intuizione legati al mistero dell’atto creativo.
Il libro, che è arricchito da riproduzioni di Dürer, Rembrandt e manoscritti di opere musicali, si può considerare il prolungamento ideale della novella “La collezione invisibile” già pubblicata da Pagine d’Arte: due scritti intensi e brevi si sfogliano nella collana Sintomi, sul filo autobiografico che lega Zweig all’appassionata raccolta di carte d’arte. Collezionare per tentare di capire.
Tra le altre pubblicazioni di Pagine d’Arte in evidenza al Salone del Libro si segnalano “Emilio Tadini testo&immagine”, un collage ideale e inedito dei fogli tratti dall’insieme dei raccoglitori rossi degli anni Settanta conservati allo Spazio Tadini di Milano fra le carte d’archivio di Emilio Tadini, “Sig. Bovary e altri personaggi” di Alberto Manguel, e due opere che, per impostazione e contenuti, si prestano per una lettura abbinata: “L’Apocalisse secondo Dürer”, sempre di Alberto Manguel, e “La mente nera di Piranesi” di Marguerite Yourcenar.
Pagine d’Arte
Pagine d’Arte è una casa editrice indipendente fondata nel 1982 da Matteo Bianchi, che per vent’anni è stato direttore del Museo Villa dei Cedri di Bellinzona, dove ha realizzato una serie di esposizioni e cataloghi legati alla cultura figurativa fra Otto e Novecento (Albert Anker, Félix Vallotton, Camille Claudel…) e a quella moderna e contemporanea (Jean Fautrier, Oskar Kokoschka, Sonia Delaunay…).
Matteo Bianchi conduce l’attività editoriale a Tesserete/Lugano (Svizzera) nella casa museo del pittore svizzero-lombardo Luigi Rossi (1853-1923) insieme a Carolina Leite, con la quale ha inaugurato a Parigi il catalogo francese di Pagine d’Arte.
Pagine d’Arte si caratterizza per le scelte editoriali libere da ogni condizionamento, inedite e mai scontate, basate sull’idea di studiare le corrispondenze tra testo e immagine e sviluppandole intorno ad alcuni temi come parole e figure, arte e natura, l’identità linguistica e culturale, la bellezza che salverà il mondo…