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Messina – «Essere a Messina è di per sé motivo di grande gioia, tornare per la FUCI mi rende ancora di più gioioso», le prime parole dell’intervento del giornalista Nuccio Fava, già direttore del TG1 e del TG3 Rai ed attuale presidente dell’AGE Associazione Giornalisti Europei per la sezione d’Italia, alla cerimonia svoltasi giovedì 18 maggio, nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Messina in occasione dei festeggiamenti per i 90 anni del circolo FUCI della città dello Stretto. Nello stesso pomeriggio, si è svolta anche la II edizione del premio “FUCI Messina – Giorgio La Pira”, riconoscimento che l’anno scorso era stato consegnato al gesuita messinese padre Antonio Spadaro, direttore della Civiltà Cattolica, e che quest’anno è stato dato proprio a Fava che in gioventù, durante gli studi alla facoltà di Giurisprudenza, partecipò attivamente anche alla FUCI messinese.
Ai saluti del direttore generale dell’Università di Messina, prof. Francesco De Domenico, di mons. Gaetano Tripodo, delegato ad omnia dell’Arcidiocesi di Messina, dell’assessore alla Cultura del Comune di Messina, Federico Alagna, dell’incaricata regionale della FUCI di Sicilia, Beatrice Geraci, sono seguiti quelli di Rosella Maiorana, presidente femminile del gruppo, porgere i saluti ai presenti da parte dei fucini messinesi, mentre Fabio Santonoceto, presidente maschile del gruppo, ha dato lettura del messaggio di auguri inviato per l’occasione dal presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Giovanni Ardizzone.
Dopo la Lectio Magistralis, “Il ruolo dell’informazione ieri e oggi: un messinese al TG1”, a Fava che il prossimo giugno festeggerà 50 anni di autorevole carriera giornalistica, è stato consegnato in premio un quadro raffigurante Giorgio La Pira, dipinto appositamente per l’occasione da Dimitri Salonia,caposcuola del colorismo siciliano. «Sono felice che il premio vada a Nuccio Fava, giornalista di grande spessore culturale e etico» ha dichiarato Salonia. «In questo momento, la nostra società vive una crisi che non é solo di natura economica, ma di valori; questo anche per quello che viene esaltato dai media allo scopo di uniformare le coscienze degli individui alle logiche del sistema. Così il relativismo si impone, fino a minare le fondamenta della libertà individuale, di coscienza e di religione. Fava nel sua attività politica e giornalistica in modo esemplare ha sempre messo invece al centro l’uomo e determinati principi etici, riuscendo a non farsi intimidire».
Il premio è stato consegnato a Fava «perché si legge nella motivazione come Giorgio La Pira, e secondo lo spirito fucino, ha saputo spendersi per la società, contraddistinguendosi nel campo del giornalismo per impegno, dedizione e amore per la verità. Per aver portato in alto il nome della sua città, Messina».
Il premio intende infatti riconoscere ogni anno il valore e il merito di un nostro concittadino che si è contraddistinto per almeno uno dei 4 ambiti che la FUCI reputa da sempre rilevanti per la formazione dell’individuo e cioè: l’impegno nella Politica e nel sociale, lo studio teologico, la ricchezza spirituale, l’università. Nel titolo del premio, è rimarcato anche il nome di Giorgio La Pira, padre costituente, sindaco “santo” di Firenze e Servo di Dio per la Chiesa che, proprio nella città dello Stretto, visse gli anni forti della sua formazione. Una fonte di ispirazione per chi crede nei valori della pace, della giustizia sociale e della solidarietà. Una figura testimone della buona politica e un “portatore sano” della rivoluzione del Vangelo. Sulla scia di La Pira, il premiato dovrà infatti aver fornito il proprio contributo nei campi della cultura, del dialogo interreligioso, della ricerca della pace, della solidarietà e della giustizia.
Durante la cerimonia si è esibito con grande successo il coro di voci bianche e giovanili “Note colorate”, diretto dal Maestro Giovanni Mundo e accompagnato al piano dal Maestro Piero Blanca.