Vince questo straordinario scatto di Ronaldo Schemidt, fotografia dell’anno secondo il World Press Photo, prestigioso premio fotogiornalistico del mondo. L’immagine di un ragazzo venezuelano in fiamme è l’emblema di un periodo difficile attraversato dal Venezuela. Il fotografo dell’agenzia Afp, che si trovava nel Paese per documentare le proteste contro il presidente Nicolás Maduro lo scorso maggio, ha colto l’essenza di una Caracas, appunto, infiammata dal malcontento.
Un’immagine da vedere e rivedere: «Energica e dinamica», come ha dichiarato uno dei giurati, Magdalena Herrera. Il fuoco enorme e brillante. E poi la maschera, la t-shirt bianca, la piccola scritta sul muro, sparata da una pistola: «Paz», pace. Insieme a questa foto, sono stati assegnati i premi delle altre otto categorie in gara. La giuria aveva l’obiettivo di identificare le immagini che combinassero al meglio gli aspetti giornalistici e le dimensioni tecniche ed estetiche. Potenza e verità da valutare su oltre 70 mila scatti, realizzati da 4548 fotografi provenienti da tutto il mondo. Tra i premiati anche gli italiani: Giulio Di Sturco, Luca Locatelli, Francesco Pistilli, Fausto Podavini e Alessio Mamo.
Oltre a selezionare la fotografie vincitrice del World Press Photo of the Year, il concorso determina altri vincitori nelle seguenti categorie: Spot News, General News, People in the News, Sports Action, Sports Features, Contemporary Issues, Daily Life, Portraits, Arts and Entertainment e Nature. Un altro obiettivo dell’organizzazione è sostenere la fotografia professionale su scala internazionale e stimolare gli sviluppi del fotogiornalismo, incoraggiare il trasferimento delle conoscenze e favorire lo sviluppo di elevati standard professionali nel fotogiornalismo promuovendo uno scambio libero e senza restrizioni di informazioni. La World Press Photo infatti organizza una serie di progetti educativi in tutto il mondo: seminari, laboratori e l’annuale Joop Swart Masterclass. Lo scorso anno la foto vincitrice di Burhan Ozbilici immortalava la morte dell’ambasciatore russo ad Ankara: un’immagine tragica e teatrale. La sua caratteristica era la tempistica perfetta.
Lo scatto di Schemidt è l’erede ideale. Una persona, José Victor Salazar Balza, 28 anni anni, che diventa simbolo di un’intera nazione. Il tempo di un attimo sospeso per sempre in un’immagine che grazie a questo premio diventerà storia.