Foggia – Dopo circa 7 anni di assenza riprende la pubblicazione di Pianeta Cultura, rivista del sapere con cadenza bimestrale.
Se l’atto di fondazione di una rivista è un evento di grande portata, la sua rinascita assume una valenza ancor più rilevante quando a riproporla sono uomini e donne di cultura che hanno avvertito l’esigenza di riprendere un discorso interrotto, ma nei loro animi mai giunto al capolinea.
Direttore responsabile è stato confermato Giucar Marcone, vice direttore Antonietta Pistone, redattore capo Alfonso Maria Palomba, segretaria di redazione Antonella Mazzilli, redattori Piergiorgio Aquilino, Nazario D’Amato, Giovanni De Girolamo, Carmine De Leo, Liliana Di Dato, Marisa Donnini, Antonia Frazzano, Duilio Paiano e Giuseppe Osvaldo Lucera oltre ad altri validi esponenti della cultura che di volta in volta vorranno offrirci i loro preziosi contributi.
“Purtroppo dobbiamo anche segnalare la scomparsa di Giuseppe De Matteis e di Michele Maria Pernice, due pilastri della nostra rivista, ricordati in questo numero da Duilio Paiano e Giucar Marcone” dicono dalla redazione.
Responsabile editoriale è Giuseppe Tozzi, mai domo nelle sue iniziative culturali, che con tenacia vuol dimostrare come la cultura possa contribuire anche al benessere di un popolo, favorendo la conoscenza delle proprie radici e la divulgazione di eventi letterari, storici, folkloristici. Andando anche oltre i suoi confini territoriali e allargando lo sguardo su ciò che accade altrove nel nostro pianeta, nel nostro “Pianeta Cultura”.
Attualmente la rivista è disponibile su richiesta alla mail redazione@pianetacultura.com.
L’EDITORIALE DEL PRIMO NUMERO
Dopo alcuni anni di assenza torna Pianeta cultura, rivista del sapere con cadenza bimestrale.
Nata nel dicembre del 2008 da un’idea del responsabile delle Edizioni del Poggio, Giuseppe Tozzi, la pubblicazione della rivista si protrasse sino al febbraio 2011, allorché per motivi di natura economica, conseguenti ad una dilagante crisi che aveva coinvolto molti Stati Europei, Italia e Grecia in particolar modo, anche Pianeta Cultura, nonostante l’impegno volontario di valenti redattori e collaboratori, fu costretta ad arrendersi al variare della stagione che lasciava supporre un profondo mutamento nella comunicazione di ogni tipo, penalizzando soprattutto il cartaceo. Così non è stato: il fascino del libro stampato è inalterato, il libro rimane un punto fermo nelle abitudini della maggior parte delle persone ed è di gran lunga ancora più popolare del libro digitale. Non c’è niente che possa sostituire l’emozione di aprire un nuovo libro e il profumo della carta che emana.
Mi fa piacere ricordare, non senza emozione, che nella redazione di Pianeta Cultura 2008-2011 figuravano personaggi indimenticabili come Giuseppe De Matteis, docente universitario, e lo scultore Michele Maria Pernice, artista di fama internazionale, entrambi scomparsi dopo una vita dedicata alla cultura e alla sua diffusione. In questo numero della rinascita della rivista potrete leggere il ricordo intenso e commovente di De Matteis, ben delineato da Duilio Paiano, mentre a tracciare la figura artistica e l’umanità di Pernice è l’autore del presente editoriale.
Se l’atto di fondazione di una rivista è un evento di grande portata, la sua rinascita assume una valenza ancor più rilevante quando a riproporla sono uomini e donne di cultura che hanno avvertito l’esigenza di riprendere un discorso interrotto, ma nei loro animi mai giunto al capolinea. A raccogliere il guanto di questa nuova sfida è ancora una volta Giuseppe Tozzi, oggi presidente dell’Associazione di promozione sociale, sportiva e turistica “ASCD Paese mio” di Poggio Imperiale, con una proposta editoriale più ricca rispetto all’esperienza già vissuta.
Nella nuova redazione di Pianeta Cultura figurano prestigiosi esponenti della cultura e del giornalismo, i cui nomi sono elencati nella gerenza. A questi si aggiungeranno di volta in volta autorevoli collaboratori.
Pianeta Cultura vuol essere una rivista aperta a contributi culturali su qualsiasi argomento. Letteratura, filosofia, storia, psicologia, religioni, arte ed ogni altro frutto dell’intelligenza umana sono gli ingredienti per riflettere sul cammino dell’umanità.
«Senza cultura e la relativa libertà che ne deriva, la società anche se fosse perfetta, sarebbe una giungla. Ecco perché ogni autentica creazione è in realtà un regalo per il futuro» (Alberto Camus (1913-1960, scrittore, filosofo, saggista, drammaturgo).
La cultura è una pianta che bisogna alimentare continuamente, guai a lasciarla morire; la cultura è il deposito della storia dell’uomo, delle tradizioni di ogni popolo, è il pilastro solido costruito nel passato dai nostri antenati su cui costruire il futuro passando per il presente. Non c’è identità senza memoria del passato.
Parlando all’UNESCO di Parigi nel 1980, papa Giovanni Paolo II si soffermò sulle parole di San Tommaso d’Aquino: «Genus humanum arte et ratione vivit» (In Aristotelis “Post. Analyt”), ovvero «Il genere umano vive di sapere e di ragione», «parole – affermò il pontefice – che portano al di là del cerchio e del significato contemporaneo della cultura occidentale sia mediterranea che atlantica. Esse hanno un significato che si applica all’insieme dell’umanità in cui si incontrano le diverse tradizioni che costituiscono la sua eredità spirituale e le diverse epoche della sua cultura». Parole di una stringente attualità in questa nostra epoca segnata da violenze di ogni tipo, morali e fisiche, da conflitti generati da interessi economici, da intolleranze religiose.
La cultura non è contrapposizione, la cultura è civiltà, tolleranza, solidarietà: la cultura è ricchezza che non va dispersa nei rivoli delle incomprensioni o delle diversità etniche. Pianeta cultura con i suoi contenuti vuol promuovere, secondo quanto affermato nella convenzione UNESCO del 2005, «la consapevolezza del valore della diversità culturale nella sua capacità di veicolare le identità, i valori e il senso delle espressioni della cultura, riaffermando nel contempo a tutti i livelli il legame tra cultura, sviluppo e dialogo».
Nel piccolo borgo di Poggio Imperiale, i. provincia di Foggia, opera una piccola casa editrice “Edizioni del Poggio” nata da oltre un decennio. Ne è titolare Giuseppe Tozzi, appassionato di libri e di scrittura. Oltre 120 libri pubblicati e tante manifestazioni culturali organizzate, in particolar modo il premio internazionale “Emozioni in bianco e nero – fiabe, poesie, racconti … storie di carta”, che raccoglie adesioni in ogni angolo del mondo.
La sua strategia è mirata a pubblicare solo lavori in cui crede. Per Giuseppe Tozzi editoria vuol dire soprattutto indipendenza, un termine non astratto ma che si realizza quotidianamente nella scelta dei volumi da stampare: saggistica, storia locale, poesie, romanzi, narrativa rosa e polizieschi, fantascienza e fantasy, sono gli ingredienti che costituiscono l’ossatura della casa editrice.
Mai un libro è pubblicato per caso. Solo dopo attenta lettura e profonda valutazione, l’editore procede alla fase successiva curando personalmente grafica e copertina. Il suo è un lavoro certosino fatto di capacità, pazienza ed amore.
Le “Edizioni del Poggio”, nonostante la presenza nel settore di colossi dell’editoria, grazie all’impegno di Tozzi sono riuscite a raggiungere un traguardo significativo e ad aprirsi una strada di cui oggi raccolgono meritatamente risultati lusinghieri.
“Pianeta Cultura” è la dimostrazione concreta del successo di Giuseppe Tozzi e della sua casa editrice una rivista che ha la pretesa di voler arricchire i suoi lettori di ogni aspetto del sapere, e se ciò si è reso possibile, la nostra gratitudine è inevitabilmente diretta a Giuseppe Tozzi “editore per passione”.
Il direttore
Giucar Marcone
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