Roma, 30 novembre 2018 – “Tito Boeri, Presidente dell’INPS, si ostina a voler vedere nell’emendamento che allarga la platea degli iscritti all’ente di previdenza dei giornalisti (INPGI), così come previsto dall’iniziativa intrapresa dal Ministero del Lavoro, un aggravio dei costi da scaricare sulla collettività anziché, come in effetti è, una soluzione tesa a mantenere e riorganizzare l’INPGI proprio al fine di non gravare sulla finanza pubblica. – è quanto si legge in una nota dei coordinatori nazionali di FP/CGIL, CISL/FP e UILPA del comparto degli Enti previdenziali privatizzati.- È indubbio che la prospettiva ipotizzata dall’iniziativa governativa, è conditio sine qua non sia per la salvaguardia delle pensioni sia per l’oculata gestione dei conti pubblici. Ci auguriamo – conclude la nota- che il presidente dell’INPS voglia essere più cauto e soprattutto consideri l’ampliamento della platea come il processo di naturale evoluzione della professione dell’informazione e della comunicazione che tende a salvaguardare la finanza pubblica mantenendo nell’alveo del naturale ente di previdenza, cioè l’Inpgi, i circa 25.000 comunicatori”.
Di seguito il testo della nota difusa dai coordinatori nazionali di FP/CGIL, CISL/FP e UILPA del comparto degli Enti previdenziali privatizzati.
”Quanto affermato dal presidente INPS, Tito Boeri, durante la trasmissione Che tempo che fa non riflette le condizioni attuali della previdenza dei giornalisti iscritti all’INPGI, fondazione Giovanni Amendola, la natura pubblicistica della previdenza dei professionisti è garantita costituzionalmente e gli oneri derivano dalla contribuzione degli editori in quanto datori di lavoro.
La necessità di allargare la platea degli iscritti, così come previsto dall’iniziativa intrapresa dal Ministro Luigi di Maio, punta a mantenere e salvaguardare l’erogazione delle pensioni ai giornalisti e non come affermato dal presidente dell’INPS, Boeri, un aggravio dei costi da scaricare sulla collettività, ma, al contrario, si ritiene fondamentale l’ampliamento della platea dei contribuenti di INPGI proprio al fine di non gravare sulla finanza pubblica.
È indubbio che la prospettiva ipotizzata dall’iniziativa governativa, è conditio sine qua non sia per la salvaguardia delle pensioni sia per l’oculata gestione dei conti pubblici. Anche per discutere di INPGI, abbiamo chiesto un incontro al Sottosegretario con delega agli enti previdenziali, Claudio Durigon, a cui sottoporremo la necessità di avviare quanto prima il tavolo negoziale per il rinnovo del CCNL”.
Fabio Migliorini
FP CGIL
Andrea Ladogana
CISL FP
Pierluigi Sernaglia
UIL PA
Fonte: Notiziario sui mass media/direttore Franco Abruzzo portavoce MIL
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