Napoli – “L’Informazione nell’Era del 5G” al centro di un importante convegno, che si terrà sabato 13 aprile, alle ore 10, al Polo dello Shipping Spazio Convegni di via Depretis, 51 a Napoli.
Il Segretario Generale dell’Unione Stampa Periodica Italiana (USPI) prof. avv. Francesco Saverio Vetere, tra i relatori che prenderanno parte all’incontro, in programma nel città partenopea.
Previsti anche i contributi, delSottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’Editoria sen. Vito Claudio Crimi, che terrà le conclusioni, e il dott. Carlo Verna, Presidente del Consiglio Nazionale Ordine dei Giornalisti.
Contesto
Il 5G è la nuova tecnologia di comunicazione mobile. Non si tratta della semplice evoluzione dell’attuale rete 4G, poiché prevede anche l’introduzione di nuovi paradigmi infrastrutturali che permetteranno l’introduzione e lo sviluppo di applicazioni e prodotti innovativi sia per i cittadini che per le imprese. Grazie al 5G sarà possibile gestire nuovi scenari di connettività caratterizzati da altissima affidabilità.
Il 5G migliorerà non solo la velocità di connessione ma consentirà anche lo sviluppo di applicazioni che richiedono bassa latenza e alta affidabilità: maggior velocità di download, banda ultralarga e potenza di internet maggiorata per connettere un gran numero di dispositivi.
La tecnologia 5G porterà grandi innovazioni anche nella vita di tutti i giorni, trasformando le città in sistemi intelligenti e i settori chiave della nostra economia come l’industria, la salute, l’istruzione, il turismo, l’intrattenimento e la sicurezza.
Il 5G sarà la vera chiave di svolta per la “Connected society” e la “Digital Life”.
Le maggiori compagnie telefoniche che operano in Italia (Tim, Vodafone, Wind, ma anche Fastweb e Iliad) hanno investito milioni di euro per sostenere e far decollare il progetto del 5G.
Le sperimentazioni sul 5G sono già iniziate in varie zone d’Italia su frequenze di banda, assegnate per la sperimentazione dal Ministero dello sviluppo economico. L’area metropolitana di Milano è la zona di sperimentazione assegnata a Vodafone, mentre Tim, Fastweb e Huawei potranno condurre la ricerca nelle zone di Bari e Matera. Le aree di Prato e L’Aquila sono invece destinate a Wind Tre e Open Fiber.
Tim ha inoltre scelto Torino come “prima città italiana del 5G”. La nuova tecnologia raggiungerà tutta la popolazione cittadina entro il 2020, garantendo servizi di smart city, sicurezza pubblica, trasporti connessi e turismo digitale.
Dopo il lancio ufficiale, di cui non si conosce ancora la data certa, verranno commercializzati smartphone e tablet compatibili con la nuova tecnologia, poiché gli attuali dispositivi non la supportano.
Storicamente, le grandi innovazioni tecnologiche hanno sempre apportato notevoli cambiamenti al settore dell’informazione a partire dall’invenzione della stampa a caratteri mobili, e dai successivi sviluppi. Questa innovazione ha consentito, per la prima volta, la produzione di fogli in grandi quantità, con un conseguente allargamento del pubblico, un ampliamento della natura dei fatti che potevano essere raccontati e, successivamente, anche una considerevole riduzione dei costi.
Quando nell’ultimo decennio del XX secolo comparirono i primi giornali nativi digitali, la situazione iniziò a modificarsi notevolmente. Sul digitale, scompaiono i limiti di spazio, la foliazione cambia e la periodicità si dissolve: la regolarità di uscita è un requisito di un prodotto limitato nello spazio e nel tempo, come il giornale cartaceo. Nasce la categoria della “permanenza di aggiornamento” che permette una serie di operazioni (la rettifica, l’aggiornamento della notizia o il mutamento della foliazione) in qualsiasi momento della giornata.
Tutto, quindi, fa presumere che anche la nuova tecnologia del 5G porterà enormi cambiamenti al settore dell’informazione, in particolare a quella digitale. Il potenziamento della velocità di connessione e di download permetterà un incremento della rapidità di condivisione di contenuti mediali, che potranno essere anche molto pesanti. Potenzierà, inoltre, l’accesso ai sistemi di distribuzione degli online, come i social media e i motori di ricerca.
Il settore dell’informazione, tra tanti, dovrà farsi trovare preparato. L’attuale necessità è quella di capirne la struttura e il funzionamento per essere in grado in un prossimo, vicinissimo, futuro di sfruttare al meglio le potenzialità di questa rivoluzionaria tecnologia.