Messina – Mercoledì, 22 maggio alle ore, 17,30, alla Feltrinelli point di via Ghibellina a Messina, si terrà l’incontro con il giornalista Nuccio Fava, già direttore del TG1 e TG3 Rai e presidente dell’Associazione dei Giornalisti Europei (AGE) della sezione italiana a Roma.
”L’Europa dell’informazione”, sarà al centro dell’appuntamento con Fava, protagonista del giornalismo televisivo nazionale dal 1967 al 1997. L’iniziativa, promossa dall’associazione Antonello da Messina – Delegazione di Messina, coordinata da Milena Romeo e Sergio Di Giacomo, sarà anche un’occasione per raccontare ”La Messina fervida degli anni ’50-60”.
Cenni biografici
Nuccio Fava, (Cosenza, 2 gennaio 1939), giornalista e politico italiano. È l’unico giornalista ad essere stato direttore sia del TG1 sia del TG3. Laureato in giurisprudenza, è giornalista professionista, è sposato ed ha cinque figli. Il suo impegno politico ha avuto inizio all’Università nelle file della Federazione Universitaria Cattolica Italiana.
Nel 1967 ha cominciato la carriera alla Rai: dal 1987 al 1989 e dal 1996 al 1997 è stato direttore del TG1, mentre dal 1997 al 1998 ha ricoperto la direzione del TG3. È stato inoltre responsabile delle tribune politiche; quindi, nel 1996, ha condotto il confronto tra Romano Prodi e Silvio Berlusconi in vista delle elezioni politiche.[1]
Nel 1994 è stato coordinatore del Partito Popolare Italiano in Calabria. Per le elezioni regionali calabresi del 2000, si candida alla presidenza della regione, a capo di una coalizione di centro-sinistra: viene però sconfitto da Giuseppe Chiaravalloti, sostenuto dalla Casa delle Libertà. Nel 2003 aderisce all’Udeur, per il quale è candidato alle elezioni europee del 2004(circoscrizione Italia Nord-occidentale); i risultati non sono tuttavia lusinghieri.[2] Arriva poi alla direzione de Il Campanile nuovo, giornale di partito dell’Udeur, ma la collaborazione si interrompe nel 2005.[3] Dal 2007 è presidente della sezione italiana dell’Associazione Giornalisti Europei. L’8 settembre 2012 viene premiato per la sua attività e la sua passione civile nel corso del Premio Ilaria Alpi