IN LIBRERIA “UN’AZALEA IN VIA FANI” DI ANGELO PICARIELLO. “STORIE DI RICONCILIAZIONE DOPO LA LOTTA ARMATA”

“Il libro parte dall’episodio del titolo: la visita in via Fani, nel 2003, con l’ex brigatista Franco Bonisoli, dopo aver posto una piantina di azalea davanti alle foto dei poliziotti uccisi dal commando di cui faceva parte.

E’ appena uscito in libreria “Un’azalea in via Fani. Da Piazza Fontana a oggi: terroristi, vittime, riscatto e riconciliazione”, saggio scritto dal giornalista Angelo Picariello (Edizioni San Paolo 2019, pp.352, euro 25). Il volume, che esce in occasione del 50° anniversario della strage di Piazza Fontana, nasce da una ricerca curata dall`Istituto di Studi Politici “S.Pio V”. Una ricostruzione rigorosa, ricca di documenti e testimonianze inedite, con la prefazione dello storico Agostino Giovagnoli.
La storia
“Il libro – spiega l’autore – parte dall’episodio del titolo: la visita in via Fani, nel 2003, con l’ex brigatista Franco Bonisoli, dopo aver posto una piantina di azalea davanti alle foto dei poliziotti uccisi dal commando di cui faceva parte.
Giorgio Bocca nel 1978 parlava delle radici catto-comuniste del terrorismo: la “colpa” del fenomeno sarebbe da addossare alle due Chiese, come le chiamava lui – quella cattolica e quella comunista – che educando i propri adepti al massimalismo creerebbero le premesse per la lotta armata. Quella tesi mi interrogò in profondità, da studente cattolico che subiva come tanti al tempo il fascino dei progetti rivoluzionari”.
“Le storie che racconto, partendo dall’idea che un giovane ha tutto il diritto di coltivare ideali di giustizia sociale e di cambiamento radicale della realtà, descrivono i fenomeni paralleli della nascita della lotta armata (teorizzata per la prima volta da Renato Curcio in una riunione di cattolici e rivoluzionari tenutasi presso il pensionato Stella Maris della curia di Chiavari, nel novembre 1969, in pieno “autunno caldo”) e dei grandi movimenti cattolici, descrivendo questi ultimi come argine a quella deriva. Dalla teologia della Liberazione, ad esempio, ha preso spunto in Italia tanto l’ideologia dei “preti guerriglieri” dell’America Latina arrivata in Italia tramite l’editore Feltrinelli (ma anche attraverso i missionari del Pime)
quanto la riflessione che ha dato vita a Comunione e Liberazione, nata per ribadire che la Liberazione può venire solo dalla comunione cristiana”, aggiunge.

L’autore
Angelo Picariello, sposato, con due figli, vive a Roma. Nato ad Avellino, città in cui da giovanissimo è stato eletto due volte consigliere comunale, rivestendo anche l`incarico di assessore alla gioventù, è laureato in giurisprudenza e ha avviato la professione di giornalista nell`emittenza locale seguendo le vicende del dopoterremoto in Irpinia. Ha lavorato per Il Giornale del Popolo di Lugano, La Discussione, Sat 2000. Dopo una lunga collaborazione, lavora dal 2000 per Avvenire come redattore parlamentare e segue l`informazione dal Quirinale. È anche collaboratore della sezione culturale, per la quale segue soprattutto i temi della storiografia politica e le vicende della riconciliazione dopo gli anni di piombo. Ha scritto, per le Edizioni San Paolo, “Capuozzo, accontenta questo ragazzo”, una biografia di Giovanni Palatucci, ultimo questore di Fiume italiana, morto a Dachau dopo aver posto in salvo migliaia di ebrei.

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