Otranto (LECCE) – Il comitato scientifico del Festival Giornalisti del Mediterraneo, che si terrà a Otranto dal 1 al 5 settembre prossimi, ha attribuito i premi “Caravella del Mediterraneo” 2020. Il Premio rappresenta l’incrocio dei mari e delle culture del Mediterraneo, scenario millenario di scambi commerciali, linguistici e sociali tra Oriente ed Occidente e tema principale del Festival, intorno al quale si sviluppano focus e approfondimenti. Quest’anno i premi sono stati assegnati a Giovanna Botteri, RaiTg1; Renato Coen, SkyTg24; Francesca Nava, The Post Internazionale; Alberto Ceresoli, Direttore dell’Eco di Bergamo; Patrizio Nissirio, Ansa; Sebastiano Lombardi, Direttore di Rete 4. La premiazione si terrà il 5 settembre alle 20.30 in Largo Porta Alfonsina, a conclusione del Festival, che quest’anno toccherà tra gli altri anche il tema dell’emergenza Covid-19 e degli effetti della pandemia sugli scenari geopolitici, sulle pratiche di accoglienza, sulla comunicazione e sulla divulgazione delle notizie. Grande attenzione, inoltre, ai temi della tutela e della sostenibilità ambientale con i panel di approfondimento sullo stato di salute del Mediterraneo e delle coste salentine.
Al Festival, cui parteciperanno anche il Ministro italiano per il Sud e coesione sociale, Giuseppe Provenzano, e il Ministro della Giustizia del governo albanese Etilda Gjonaj, saranno presenti giornalisti di Rai Tg1, Rainews24, SkyTG24, Rai Uno Mattina, La Stampa, La 7, The Post Internazionale, Rai Tg3, Ansa, Rete 4, Mediaset insieme ad esperti di propaganda di rete e di fake news, oltre a magistrati, diplomatici, avvocati, accademici. Durante il Festival sarà inoltre presentato il master in “Peacebuilding and Conflict Management” promosso dalla LUM Jean Monnet – School of Management.
“La politica degli ultimi anni – commenta Pierpaolo Cariddi, sindaco di Otranto – ha dimostrato tutta la debolezza di un modello europeo incentrato solo sugli aspetti economici e disinteressato agli elementi culturali, sociali e storici che da sempre hanno unito o diviso i popoli. Occorre, al contrario, ricominciare partendo proprio dalla storia, che ci insegna quali siano i percorsi non solo fisici, ma anche culturali che i popoli hanno seguito, non casualmente, per secoli e secoli. L’Italia, e ancor più la Puglia e il Salento, sono geograficamente baricentrici rispetto all’area del Mediterraneo, bacino delle nostre economie e della nostra cultura. Uno sguardo più largo, verso sistemi culturalmente omogenei al nostro, aiuterebbe dunque l’Europa a rivestire un ruolo nuovo, capace di ricostruire un’economia che guarda alle esigenze reali dei popoli. Ecco, col Festival Giornalisti del Mediterraneo vogliamo discutere anche di questi importanti temi”.
“Un appuntamento – aggiunge Tommaso Forte, giornalista ed event manager del Festival – che intende rilanciare la sfida del confronto costruttivo, del dibattito proficuo, della riflessione collettiva attraverso la formazione e il dibattito pubblico. La Puglia e Otranto rappresentano una piattaforma sospesa tra Oriente e Occidente, ma anche laboratorio interculturale millenario tra i numerosi Paesi che si affacciano sulle sponde del Mediterraneo”.
Il Festival sarà organizzato secondo le regole previste per gli appuntamenti pubblici nell’attuale fase di ripartenza post lockdown.