12 ottobre 2020 – ‘’Ho sempre avuto la passione per la scrittura prima ancora di percepirla e metterla in pratica. Nella vita sono docente e da educatrice mi sento molto vicina ai ragazzi e alle loro storie. Storie da indirizzare, storie da scrivere e narrare’’. In un ventilato pomeriggio di fine estate, si presenta cosí Ketty Millecro professoressa di Lettere all’Istituto Tecnico Commerciale ‘’Antonio Maria Jaci’’ di Messina, da diverso tempo corrispondente di America Oggi, storico quotidiano redatto e pubblicato negli Stati Uniti dedicato agli italiani d’America. Diretto da Andrea Mantineo, unico in lingua italiana il giornale fondato nel 1988, dalla grafica originale si distingue per una informazione puntuale, originale aggiornata e veritiera.
Proposto dal sagace giornalista scrittore e amico aquilano Goffredo Palmerini, il mio incontro con Ketty Millecro, si tinge subito di colori ed emozioni, solo un attimo e il suo racconto diviene un fiume in piena, travalica le mie domande anticipandole.
Un sogno maturato nei primissimi anni della sua infanzia divenuto realtà in una fusione di sensazioni e professionalità. Quello di Ketty è un viaggio nel fantastico mondo del giornalismo scandito da tappe programmate e successi inattesi. Partendo dall’assistenza agli studenti nella redazione dei giornali scolastici come ‘Opinioni a confronto’ intrapreso dall’Isituto Tecnico Jaci guidato dalla preside Maria Rosaria Sgrò, seguito con vivacità da Ketty Millecro secondo principi che, definiremmo d’altri tempi per l’interpretazione più vera del ruolo di educatore.
Una esperienza che si aggiunge ad un percorso dove completezza professionale e stimoli culturali dolcemente si intrecciano come spesso accade nella vita. “La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere sfogliarli a caso è sognare ’’, per citare Arthur Schopenhauer.
La passione per tradizioni usi e costumi di Sicilia la incita a partecipare con l’Accademia culturale Zanclea, ad un concorso letterario e per un fortuito sfoglio a caso del libro della sua vita, Ketty Millecro approda ad America Oggi. A scoprirne il talento l’itaoamericana Josephine Buscaglia Maietta originaria di Castelvetrano in provincia di Trapani, nota giornalista e conduttrice del programma live ‘’Sabato italiano’’ di Radio WRHU 88.7 FM Hofstra University a New York, produttrice di contenuti su più piattaforme trasmessi dagli studi all’avanguardia della Lawrence Herbert School of Communication.
Il coinvolgimento emozionale di Ketty Millecro per storie, quotidianità, successi degli italiani nel mondo e il loro legame ai Paesi d’origine è impattante. Inizia così la collaborazione settimanale con Oggi 7 Magazine Domenicale di America Oggi, il celebre giornale del Gruppo Editoriale Oggi Inc. con sede in Walnut Street Norwood a New York, con design e progettazione grafica armoniosa ordinata e di fluida lettura dai contenuti approfonditi ed aggiornati H24, riservato particolarmente agli italiani negli States Executive Editor Franco Borrelli direttore responsabile Andrea Mantineo.
Dedicato ad un cantautore palermitano ‘l’ultimo lavoro giornalistico di Ketty Millecro. Una intervista ad una ‘eccellenza italiana nel mondo’ Giuseppe Anastasi compositore, musicista cresciuto nel tempio della divinità della musica. Mogol che lo ha scoperto nel ’99 ed introdotto come docente al Cet, il Centro Universitario della Musica Popolare fondato dallo stesso Mogol nel 1992. Ketty ci racconta con travolgente entusiasmo l’incontro con Anastasi un ‘Grande Poeta’ dei nostri tempi autore di alcune delle canzoni di Anna Tatangelo e La notte interpretata da Arisa al Festival di Sanremo nel 2012. ‘Trinacria’ l’ultimo brano in dialetto siciliano composto da Giuseppe Anastasi in omaggio alla sua (nostra)Sicilia è Il fil rouge che percorre il pezzo della Millecro su America Oggi all’interno di quella interiorità quasi palpabile espressa dai forti legami degli italiani nel mondo con la terra d’origine.
Ketty Millecro, una messinese che riesce a superare i confini della sua terra, pur proseguendo a tratteggiarne dipingendo i contorni internazionalizzandola attraverso l’indomita forza dell’espressione e del pensiero.