UCSI.PREMIATO LUIGI ACCATTOLI, UN FARO DI SPERANZA IN TEMPO DI PANDEMIA

Il giornalista storico vaticanista di Repubblica e Corriere della Sera decano Luigi Accattoli  è stato insignito del Premio speciale della giuria «Giornalisti e società», assegnato nell’ambito del premio giornalistico nazionale «Natale UCSI 2020», promosso dall’Unione Cattolica Stampa italiana (UCSI) di VeronaIl giornalista negli ultimi mesi ha raccolto nel suo blog personale  60  storie di pandemia, come fatti di Vangelo. Le sue «storie di pandemia» si sono trasformate da alcuni giorni in un diario in prima persona, prima da casa e poi dall’ospedale. L’annuncio di questo meritatissimo riconoscimento è un’occasione per trasmettergli la solidarietà di PaeseItaliapress.it e di tutta la redazione, con  l’augurio di tornare presto a casa e  realizzare  il progetto di  trasformazione delle sue “storie di pandemia” in un nuovo  libro.

E’ un guerriero instancabile, Luigi Accattoli. Dal suo letto di ospedale dove è ricoverato da novembre a causa del covid, sotto ossigeno, continua a combattere senza mai mollare. Giorno dopo giorno, sul suo diario online raccoglie i pensieri e i racconti delle sue giornate, scandite da esami clinici, da terapie e preghiera. Il virus non ferma la sua missione di portare la speranza e la testimonianza del Vangelo in questi tempi di emergenza sanitaria e di grande difficoltà per il mondo intero. «Giornalista vaticanista prima di Repubblica poi del Corriere della Sera, Accattoli colleziona “fatti di Vangelo” (esperienze di italiani dei nostri giorni che egli definisce “direttamente ispirate alle beatitudini e all’esempio di Gesù”), raccolti in alcuni libri.

In questi mesi sul suo blog Accattoli, ha cominciato a raccogliere le “storie di pandemia”, testimoniando come da un male possa sempre rifiorire il bene», perché come diceva Sant’Agostino «Dio è buono fino al punto di non permettere che accada alcun male, ed è potente fino al punto di poter trarre un bene da qualsiasi male» (Enchiridion 42). Per questo suo   lavoro di inchiesta sulle storie di pandemia  Accattoli  è stato insignito del Premio speciale della giuria «Giornalisti e società»  assegnato nell’ambito del premio giornalistico nazionale «Natale UCSI 2020», promosso dall’Unione cattolica stampa italiana (UCSI) di Verona.

Il premio nasce per onorare l’impegno sociale  del giornalista, e rimarcare «come la solidarietà abbia bisogno anche della sensibilità e intelligenza, amore e sapienza, di quanti esercitano la professione giornalistica». In Accattoli e negli altri premiati (Emanuele Roncalli de L’Eco di Bergamo, Anna Maria Cremonini del Tgr Rai Emilia Romagna, Cristina Carpinelli di Radio24, Felice Florio di Open e Linda Marino di F) la giuria ha riconosciuto «il coraggio di uomini che credono ancora nella giustizia; quella carezza inaspettata che infonde speranza; la generosità che trasforma il dolore in amore. Ma anche la fede ai tempi del Covid, e la voglia di aiutare l’altro che supera ogni paura».

Le   “storie di pandemia” sono  fatti  di Vangelo, e presto diventeranno un libro. Sono storie di uomini, di lacrime e di speranza, di atti di amore e di carità scaturiti dalla sofferenza. Sono storie di pazienza, di solidarietà, di   dignità, di  sacrificio e  generosità    che testimoniano, in questi tempi difficili, lo spirito di fratellanza e di amore che ritroviamo nelle parole che Gesu’ ci ha lasciato: “Amatevi gli uni gli altri, come io vi ho amato”.

Nella pagina di presentazione del progetto Accattoli scrive: “Cerco fatti di Vangelo in pandemia: ne ho raccolti fino a oggi 55 nel mio blog e intendo continuare. L’incoraggiamento che trasmettono è il dono di questa stagione tribolata e io mi propongo di segnalarlo con l’arte del giornalista, che è quella della narrazione dei fatti. Le storie portatrici di un elemento testimoniale vivo le cerco nei quotidiani e nei periodici, nei social, prendendo appunti quando seguo i telegiornali, tra i colleghi giornalisti e tra gli amici. Le chiedo a medici e infermieri. Le chiedo anche a voi che leggete. Trascrivo le interviste a voce e in video che trovo nella Rete. Vado sistemando le storie in un nuovo capitolo – il 22 – della pagina del blog intitolata «Cerco fatti di Vangelo», capitolo che ho chiamato «Storie di pandemia».

Dentro ogni storia c’è il sentimento profondo della pietas, del mettersi nei panni di chi soffre, di mettersi al servizio di chi è solo e  disperato.  Troviamo la  storia di  Giacomo, che cerca volontari giovani per sostituire gli anziani, di  Camillo, medico  malato e volontario covid,  di Samin e di Oscar, o di Don Luca. Storie “in terra di covid” come quella  raccontata  in un post  da Giuseppe Vallo, responsabile Riabilitazione Respiratoria della clinica Lanzo Hospital “Dottore, ho fatto tutto quello che volevo nella mia vita, ho 90 anni, lasciami andare”: così il vecchietto parla al medico nell’ospedale di Alta Valle Intelvi. Ma non lo lasciano andare, raddoppiano gli sforzi e il novantenne guarisce.

Nel suo testimoniare il bene Luigi Accattoli è  un esempio di speranza, un  moderno Diogene   che  instancabilmente,  attraverso la rete – la sua lanterna-  “ Cerca l’uomo”  testimoniandone  la spiritualità  ed  illuminandone  l’ humanitas,  espressione più pura degli insegnamenti del  Vangelo. Ed ora  la sua stessa biografia  è diventata uno degli episodi narrati nel suo blog.

La premiazione si svolgerà  il 19 dicembre,  a Verona.  Da tutta la redazione di PaeseItaliapress.it, l’augurio più sincero di una pronta guarigione.

Nel blog Accattoli, al momento del ricovero, di storie di pandemia ne aveva raccolte 60 che si possono vedere in questa pagina:

http://www.luigiaccattoli.it/blog/cerco-fatti-di-vangelo//22-storie-di.pandemia/

Ogni sera  il giornalista aggiorna nel blog la sua  situazione in una specie di diario pubblico.

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