USPI informa. Google e ranking di visibilità: Successo di un sito, tecniche SEO e strategie per keyword

Stessi siti nella top 3 per ogni keyword. Lo rivelano le analisi delle ricerche eseguite sul motore di ricerca Google, presentate da SEOZoom, società che monitora e studia attività di Search Marketing, al We Make Future di Bologna. Per altre info consultare il portale di Unione Stampa Periodica Italiana uspi.it

La percentuale del 45,46% è la soglia di sbarramento che segna il successo di un sito. Così rivelano le analisi delle ricerche eseguite sul motore di ricerca Google, presentate da SEOZoom, società che monitora e studia attività di Search Marketing, al We Make Future di Bologna.

Il muro del 45,46% sarebbe “la percentuale di traffico che generalmente ottiene una pagina web se si posiziona al primo posto su Google per una keyword, ma anche il dato di Traffic Share su un intero cluster, che vuol dire che la pagina è sempre al primo posto per qualsiasi ricerca correlata”.

Tecniche SEO e strategie per keyword

Secondo Ivano Di Biasi, CEO di SEOZoom, il traguardo del 45,46% dovrebbe essere raggiunto grazie a tecniche SEO sempre aggiornate e una strategia nel web mirata a conquistare gli spazi virtuali delle keyword ( Parola chiave).

Analizzando milioni di keyword su Google, l’analisi di SEOZoom ha fatto emergere una serie di modelli “pattern ricorrenti “sul motore di ricerca. Grazie al tool Traffic Share, è stato possibile risalire al “volume di ricerca complessivo” di tutte le più frequenti keyword di Google, rivelando degli schemi ricorrenti del motore di ricerca.

Da questo studio, i dati dimostrano un posizionamento dei primi 3 posti con gli stessi siti, mentre il ranking di chi è più in basso nella classifica è estremamente variabile. Questa disuguaglianza disegna una forbice molto ampia tra l’apice e la base della classifica, visto che solo la top 3 conquista il 77% di tutti i clic degli utenti. La restante parte della classifica deve spartirsi il 23%. 

Estrapolando il significato di questi dati, Di Biasi parla di “un pregiudizio dell’algoritmo di Google, che sembra essere diventato pigro e posiziona le pagine in maniera praticamente fissa”. 

Per questo motivo si auspica al rafforzamento dell’autorevolezza del dominio, utilizzando tutti i canali a disposizione, dalla SEO alla pubblicità, ai social o eventi.

Articolo di T.S.

Immagine di copertina ripresa da wemakefuture.it.

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