Roma, settembre 2024 – Si chiude a +6,2% la raccolta pubblicitaria dei primi 7 mesi del 2024, con un incremento del +10,5% se si isola la percentuale di luglio. A spiegare nei particolari l’andamento è Unione Stampa Periodica Italiana Uspi, organismo di massima rappresentanza nazionale del comparto editoriale.
Escludendo dalla raccolta web la stima Nielsen su search, social, classified e OTT, la crescita complessiva da gennaio a luglio 2024 arriva a +7,7%.
Ma non è grazie al settore editoriale che Nielsen, azienda leader globale nell’analisi di audience nei media, registra un andamento così positivo che fa pensare ad una chiusura di anno più florida di quanto si stimava.
Stime e tabelle
“Gli investimenti pubblicitari in Italia hanno registrato una crescita significativa anche nel mese di luglio, con un incremento del 10,5%. Questo aumento è stato trainato principalmente dalla TV che cresce nuovamente a doppia cifra (+29,1%) grazie al ricco bouquet estivo dedicato agli eventi sportivi. […] Se consideriamo l’andamento dei primi sette mesi e i recenti sviluppi macroeconomici favorevoli, come l’ulteriore riduzione dei tassi di interesse da parte della BCE, si può ragionevolmente prevedere che il 2024 possa chiudersi con un risultato più positivo del previsto per il mercato pubblicitario italiano”, dichiara Luca Bordin, Country Leader Italia.
Trend inverso alla TV (che mostra una crescita a doppia cifra) per i quotidiani che mostrano, invece, un calo a doppia cifra. A luglio scendono ancora del -12,5% (se si considera il periodo gennaio-luglio, la percentuale è di -7,8%).
Rispetto a giugno, la perdita dei quotidiani è piuttosto stabile in negativo (-7,1% a giugno) mentre i periodici si riprendono un po’. A luglio si attesta un +9,6%, che porta la media dei primi 7 mesi a -1,3% (vs. -2,8% di giugno 2024).
Bene la web advertising che chiude il periodo gennaio-luglio a +4,1% (+5,3% se si considera il solo perimetro Fcp AssoInternet), rimanendo costante rispetto allo scorso anno.
Molti i settori in positivo, ma l’editoria conferma il trend negativo con un calo del -16,6%.
Articolo di T.S.