Ieri a Roma c’era una splendida giornata di ottobre, che rammenta le classiche ottobrate romane. C’era anche una dimostrazione popolare dei sindacati a Piazza san Giovanni.
Dalle immagini televisive si notavano coloratissime bandiere, giovani, donne ed anziani da tutta Italia. Gli striscioni e d i cartelloni indicavano il disagio e la sofferenza di una parte della popolazione, ma poi quando i cortei si sono sciolti l’atmosfera era da vacanzieri o turisti in giro per la città. Due volti della stessa umanità, che dimostra come l’animo umano sia polivalente: Il dolore e la sofferenza per la situazione, e l’ammirazione per le cose belle come il cielo di Roma, la grandiosità dei suoi monumenti, l’atmosfera tipica di una città unica come Roma. Non so come abbiano fatto la conta dei partecipanti ma la città li ha assorbiti appena la manifestazione si è sciolta.
Si è prospettato un programma di sciopero generale!
Ma spesso mi chiedo quale apporto positivo possono oggi avere i sindacati nell’ambito della situazione lavorativa attuale. Ho l’impressione che non siano aggiornati, che siano rimasti ancorati ai principi dei sindacati dell’800, invece di spronare sia i giovani che i lavoratori in difficoltà ad aguzzare l’ingegno e creare le opportunità di un rinnovamento della mentalità aziendale. Sicuramente le difficoltà maggiori si hanno con le grandi aziende che tra l’altro hanno capitale e direzione straniera.
A questo punto è opportuno che lo Stato si faccia promotore di offerte, di impegno a realizzare una soluzione italiana o anche straniera.
Forse queste strade potrebbero apportare quell’aumento di posti di lavoro tanto desiderati ed auspicati.