Pierfranco Bruni*
Walter Pedullà. Scomparso il 26 dicembre scorso a Roma. Era nato a Siderno, 1930. Calabrese di nascita. La sua terra d’origine è rimasta sempre nel suo viaggio umano e anche nei suoi scritti con i vari lavori su Corrado Alvaro.
Una carriera importante sino a toccare la presidenza della Rai. Ma il suo mestiere di scrittore, di critico letterario, di giornalista e di docente universitario sono stati i punti di riferimento del suo lavoro culturale. Impegnato in una letteratura che cercava il vero e le indagini sulla psicoanalisi ha scavato in molti personaggi: da Italo Svevo a Emilio Gadda passando attraverso Alberto
Savinio, Stefano D’Arrigo, Luigi Malerba e soprattutto Giacomo Debenedetti.
Fu proprio alla cattedra di Debenedetti che si formò e fu assistente insieme a Francesco Grisi. I due assistenti che si erano divisi i compiti nel campo della ricerca. Poi Francesco Grisi lasciò l’università per altri interessi e Pedullà rimase l’unico assistente.
Ho avuto modo più volte di incontrare Walter in più occasioni. I suoi interessi nella ricerca letteraria ci hanno visto più volte insieme. Soprattutto su Alvaro e Svevo. Il suo leggere la letteratura oltre gli schemi metaforici lo conducevano ad approfittare gli elementi realisti e formali.
Ci trovammo insieme a discutere di Futurismo anche insieme a Francesco Grisi.
Uno dei suoi insegnamenti profondi fu il modello proprio Debenedettiano del personaggio e dell’avventura nel destino della letteratura.
Una indagine particolare ha svolto sulle avanguardie e si Balestrini. Come il suo primo lavorare con Pagliarini per una antologia sul racconto italiano che risale al 1964.
Un intrecciare il lavoro letterario al giornalismo letterario e artistico ha sempre costituito una impalcatura fondamentale le cui pubblicazioni sono una documentazione imponente.
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Pierfranco Bruni è nato in Calabria.
Archeologo direttore del Ministero Beni Culturali, presidente del Centro Studi “Grisi” e già componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all’estero.
Nel 2024 Ospite d’onore per l’Italia per la poesia alla Fiera Internazionale di Francoforte e Rappresentante della cultura italiana alla Fiera del libro di Tunisi.
Per il Ministero della Cultura è attualmente:
• presidente Commissione Capitale italiana città del Libro 2024;
• presidente Comitato Nazionale Celebrazioni centenario Manlio Sgalambro;
• segretario unico comunicazione del Comitato Nazionale Celebrazioni Eleonora Duse.
È inoltre presidente nazionale del progetto “Undulna Eleonora Duse”, presidente e coordinatore scientifico del progetto “Giacomo Casanova 300”.
Ha pubblicato libri di poesia, racconti e romanzi. Si è occupato di letteratura del Novecento con libri su Pavese, Pirandello, Alvaro, Grisi, D’Annunzio, Carlo Levi, Quasimodo, Ungaretti, Cardarelli, Gatto, Penna, Vittorini e la linea narrativa e poetica novecentesca che tratteggia le eredità omeriche e le dimensioni del sacro.
Ha scritto saggi sulle problematiche relative alla cultura poetica della Magna Grecia e, tra l’altro, un libro su Fabrizio De André e il Mediterraneo (“Il cantico del sognatore mediterraneo”, giunto alla terza edizione), nel quale campeggia un percorso sulle matrici letterarie dei cantautori italiani, ovvero sul rapporto tra linguaggio poetico e musica. Un tema che costituisce un modello di ricerca sul quale Bruni lavora da molti anni.
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