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Pierfranco Bruni
Il tempo passa anche per gli amanti. La passione potente in incipit d’incontri è seduzione indiscriminata. Con gli anni gli amanti che restano amanti in amore vivono la seduzione nella passione che incontra la consapevolezza che quegli incontri iniziali sono diventati serenità di un destino.
Gli amanti che durano nel tempo come amanti hanno la bellezza tra le pieghe del corpo e negli occhi. Si rendono conto che nulla è stato vano. Quella passione dentro la seduzione è amore. Le linee di un cerchio caratterizza la storia.
Si ricomincia sempre. Il ricominciare è fatica ma anche fascino e il fascino è un mistero che avvolge travolge intreccia.
“Sei stata e sei un appuntamento fedele e un incontro improvviso. Siamo ancora tu una ragazza che danzava e danza sugli scogli e io un fingitore di storie che si raccontano senza inventare personaggi. Hai la bellezza che mi possiede in ogni tratto di cammino…”.
“Sono passati lustri. Tanti. Eppure nonostante abbia più volte tentato di interrompere il nostro rapporto sono sempre immediatamente ritornata. Sai, mi ha sempre lacerato qualcosa: sarà stata la mia formazione la mia paura il timore di sbagliare. Ho vissuto una straordinaria e importante relazione amorosa con te. Ci sei sempre. Sei un porto sicuro…”.
“Ho cercato di viverti passo dopo passo e immergermi in te con la pazienza che conosci perché non mi è mai interessata un’avventura. Forse perché ti ho incontrata in un giorno della mia età non più giovane…”.
“Altrimenti sarebbe stata una semplice avventura?”.
“Non voglio dire questo. La giovinezza è un passaggio in cui tutto si vive in un modo imprevedibile ed è come se avessi bisogno di cercare sempre…”.
“Ora non cerchi più?”.
“Non ho mai comunque cercato. Ho vissuto e vivo sul filo dell’attesa… La vita è sempre imprevedibile, è un accadere continuo. Con te ho trovato lo spazio e la potenza. Non cerco. Ho trovato senza cercare”.
Gli amanti non rincorrono le parole. Dopo anni di vissuto forse le parole non hanno più bisogno di essere espressione. Basta un silenzio per capire. Nel capire c’è la capacità di comprendere.
Parlano poco. Si osservano. Senza parole di ascoltano. Il linguaggio della mente e del corpo diventa appunto seduzione. Un caffè preso all’alba è seduzione. Una mano che passa tra i capelli è seduzione. Una carezza involontaria è seduzione. Gli amanti vivono di seduzione.
Entrambi restano appoggiati alla ringhiera del balcone in una stanza sul mare. Salutano le onde e il faro in lontananza. Un rito che è un abbraccio. Un abbraccio intimo.
Tra gli amanti dopo l’amore sotto le bianche lenzuola c’è sempre un abbraccio che definisce desideri.
Si lasciano sempre con una stretta alla gola. Non saprei se la vita per gli amanti è ingiusta. Gli amanti hanno dalla loro, la bellezza e superano ogni consuetudine.
Appoggiati alla ringhiera del balcone gli amanti salutano le onde e ascoltano il silenzio aspettando forse un altro incontro.
Sanno che ogni giorno è realmente un nuovo giorno. In un nuovo giorno ricominciano a cercarsi.
…
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Pierfranco Bruni è nato in Calabria.
Archeologo direttore del Ministero Beni Culturali, presidente del Centro Studi “Grisi” e già componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all’estero.
Nel 2024 Ospite d’onore per l’Italia per la poesia alla Fiera Internazionale di Francoforte e Rappresentante della cultura italiana alla Fiera del libro di Tunisi.
Per il Ministero della Cultura è attualmente:
• presidente Commissione Capitale italiana città del Libro 2024;
• presidente Comitato Nazionale Celebrazioni centenario Manlio Sgalambro;
• segretario unico comunicazione del Comitato Nazionale Celebrazioni Eleonora Duse.
È inoltre presidente nazionale del progetto “Undulna Eleonora Duse”, presidente e coordinatore scientifico del progetto “Giacomo Casanova 300”.
Ha pubblicato libri di poesia, racconti e romanzi. Si è occupato di letteratura del Novecento con libri su Pavese, Pirandello, Alvaro, Grisi, D’Annunzio, Carlo Levi, Quasimodo, Ungaretti, Cardarelli, Gatto, Penna, Vittorini e la linea narrativa e poetica novecentesca che tratteggia le eredità omeriche e le dimensioni del sacro.
Ha scritto saggi sulle problematiche relative alla cultura poetica della Magna Grecia e, tra l’altro, un libro su Fabrizio De André e il Mediterraneo (“Il cantico del sognatore mediterraneo”, giunto alla terza edizione), nel quale campeggia un percorso sulle matrici letterarie dei cantautori italiani, ovvero sul rapporto tra linguaggio poetico e musica. Un tema che costituisce un modello di ricerca sul quale Bruni lavora da molti anni.
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